Nel 2004 all'interno del portale pacifista peacelink.it parte un progetto di manifesti elettorali taroccati realizzato a quattro mani con Carlo Gubitosa come risposta alla noiosa retorica della propaganda dei partiti. Il bersaglio era la cultura di guerra e violenza che pervadeva (e pervade) il sistema dei partiti.
L'emendamento vorrebbe abolire le cure primarie agli immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno. Se non l'avete ancora fatto firmate subito, si tratta di difendere un minimo di civiltà!
Al grido di "sporco negro" lo hanno massacrato. Un episodio che si inquadra in una rinascita dell'intolleranza razzista e nella vittoria di quelle compotenti politiche che la fomentano. Un nuovo impegno morale e culturale deve attraversare la scuola, luogo deputato alla condivisione dei valori del vivere civile
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
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