C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
22 novembre 2024 - Alessandro Marescotti
L’asse Italia-USA ha influito anche nella scelta dei vertici di Leonardo
L’Italia è un alleato fedele sul quale gli Stati Uniti possono contare oggi più di prima e il rapporto bilaterale e multilaterale esistente tra Italia e Stati Uniti rappresenta il futuro del nostro Paese
La nozione di sviluppo tecnologico è una nozione inscindibile da quella di sviluppo capitalistico, si trattava pertanto di smascherare la presunta neutralità della scienza
Ma allora sorge spontanea una domanda: l’intervento umanitario e “la difesa dell’umanità” sono un fatto universale o un orpello etico da esibire ad intermittenza?
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
Ben 7 miliardi per l'acquisto di venticinque nuovi F-35. Contro questo piano di spreco del denaro pubblico e contro il piano di riarmo europeo a Bari sono scese in piazza tante persone e tante realtà associative.
Alle origini della nascita delle organizzazioni dei medici antinucleari. Dal lavoro di ripercorso storico nelle vicende della Guerra Fredda alla creazione di una mostra multimediale alla Countway Library of Medicine dell'Università di Harvard.
Oltre cento sigle associative e nove amministrazioni comunali hanno fatto propria questa mobilitazione per la pace. Il messaggio al centro della mobilitazione è chiaro: "Il piano di riarmo europeo rappresenta una minaccia alla pace e comporterà conseguenze negative per i prossimi decenni".
Il modello economico e produttivo di Taranto è nato in un’epoca in cui lo “sviluppo” era sinonimo di grande industria, produzione e occupazione. Ma nel tempo questo modello si è scontrato con nuovi paradigmi: la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti delle comunità locali.
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