Il presidente degli USA Obama ha autorizzato la costruzione di una base per gli aerei senza pilota in Niger. Gli USA aumentano così la loro forza in Africa occidentale.
28 febbraio 2013 - Eric Schmitt, Washington; Scott Sayare, Parigi
Un accurato resoconto. Tanti i temi e i nodi: "non" politica estera nel paese e nel dibattito pre-elettorale, missioni, bombe e scelte europee (Libia, Siria, Mali), 100 basi militari e il rapporto con territori e cittadini, aumento di armi, export e spese occulte (e il 30 marzo, a Roma, per bloccare il MUOS in Sicilia)
Pertanto sono rari i commenti che mettono in discussione la decisione francese; al contrario, è piuttosto ben accolta dagli attori internazionali desiderosi di mostrare il loro sostegno al governo francese.
Nell'area vi sono le più importanti riserve mondiali di uranio, oltre a petrolio e gas. L'Italia ha annunciato che darà il proprio sostegno. Intanto il blitz per la liberazione degli ostaggi in Algeria (catturati dai guerriglieri islamici per ritorsione contro la guerra) provoca una strage
Il paese si divide in due e molti artisti prendono il camino dell’esilio. A Bamako, la capitale, si chiudono i locali di musica dal vivo e gli studi languiscono.
Le chitarre elettriche, il deserto e la lotta dei Tuareg nell'estremo nord del Mali
Incontro con il leader della band che sta stregando il mondo con la sua musica
Nel Sahel, in Mauritania, Mali, Niger e Ciad, all'invasione francese e' seguita quella americana. In quella che era stata l'Africa Occidentale Francese, oggi gli USA "gestiscono" un progetto: Trans Sahara Counter Terrorism Initiative; progetto che dovrebbe bloccare l'estremismo islamico; sintetizzando: un'altra invasione.
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
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