Evidenziamo alcuni ambiti specifici di miglioramento dell’educazione formale e proponiamo i seguenti punti per l’educazione alla cittadinanza attiva e globale
Un'iniziativa che raccoglie sempre più consensi e che ha coinvolto quest'anno Lowe Pirella, Bologna Calcio, personaggi autorevoli dello sport e mass media di tutta Italia
Ci risiamo quindi, ancora Bushaganda! Siamo arrivati al 2007, con una guerra che è durata fino ad ora più della seconda guerra mondiale. [...] E ancora, non ci viene offerto un degno quadro della situazione.
Come per lo studio di Lancet del 2004, la stampa mainstream americana è di nuovo riuscita a nascondere e far sparire i dati sulle vittime, decisamente imbarazzanti per gli Stati Uniti e le forze di occupazione di stanza in Iraq.
Il potere-risorsa del dissenso come percorso alternativo e creativo per spezzare il dominio mediatico e protestare contro la scarsa qualità dei programmi.
30 gennaio 2005 - Matteo Della Torre
Il condensato di un classico della letteratura mondiale: "1984" di George Orwell
Mentre sugli schermi televisivi imperversa il "Grande Fratello", è quanto mai utile conoscere l'opera di un uomo che, fin dal 1949, intuì e definì un fenomeno sociale che è divenuto di scottante attualità, ma anche pericolosamente ignorato dall'opinione pubblica.
15 gennaio 2005 - Matteo Della Torre (a cura)
Pace, informazione e la stolta aggressione a Fassino
Il 20 marzo la società civile di tutto il mondo è scesa nelle strade delle principali città per ribadire il proprio "no" alle politiche di guerra e manifestare per la pace. Luigi Ciotti, Gino Strada e Alex Zanotelli hanno redatto un comunicato sul comportamento dei mezzi di informazione nel riferire l'evento.
25 marzo 2004 - Luigi Ciotti, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli
Per André Glucksmann il 2003 è stato un anno non male, conclusosi ottimamente con la cattura di Saddam Hussein e nonostante le critiche dei pacifisti. Questi ultimi hanno smesso di protestare e dimenticato le altre guerre che insanguinano il mondo. Per essi il male è rappresentato da Bush e Sharon. Ma davvero i pacifisti sono scomparsi?
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
Ben 7 miliardi per l'acquisto di venticinque nuovi F-35. Contro questo piano di spreco del denaro pubblico e contro il piano di riarmo europeo a Bari sono scese in piazza tante persone e tante realtà associative.
Alle origini della nascita delle organizzazioni dei medici antinucleari. Dal lavoro di ripercorso storico nelle vicende della Guerra Fredda alla creazione di una mostra multimediale alla Countway Library of Medicine dell'Università di Harvard.
Oltre cento sigle associative e nove amministrazioni comunali hanno fatto propria questa mobilitazione per la pace. Il messaggio al centro della mobilitazione è chiaro: "Il piano di riarmo europeo rappresenta una minaccia alla pace e comporterà conseguenze negative per i prossimi decenni".
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