La co fondatrice Nadia Furnari è stata condannata per la pubblicazione di due lettere dell’avv. Fabio Repici di critica dell’allora prefetto di Messina. In primo grado il Tribunale di Messina rigettò la richiesta evidenziando che non c’era alcuna diffamazione.
Il genio civile di Messina denuncia gli atissimi rischi sugli assetti idrogeologici del Ponte sullo Stretto e delle opere ferroviarie e stradali di collegamento. In un territorio vulnerabilissimo sono previste mega-discariche dove depositare milioni di metri cubi di materiali di scavo e reti viarie sui torrenti.
Wikileaks pubblica nuovi carteggi tra i diplomatici USA in Italia e Washington. Stavolta c'è il Ponte sullo Stretto di Messina e gli interessi della mafia per realizzarlo. Un'affare per miliardi di euro che preoccupa gli statunitensi ma non Roma.
Agguato in pieno centro a Montreal. Assassinato don Nicola Nick Rizzuto il fondatore dell'omonima famiglia mafiosa che era pronta ad investire 6 milioni di dollari per finanziare la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
11 novembre 2010 - Antonio Mazzeo
Conflitti d'interesse all'ombra della grande opera
Dopo le gravi esternazioni di Silvio Berlusconi auto-accusatosi di aver pilotato la gara per il Ponte sullo Stretto di Messina, cresce l'indignazione in Parlamento. I senatori dei radicali italiani presentano un'interpellanza urgente, mentre il Pd annuncia un esposto alla magistratura.
In Senato, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si autodenuncia di aver diretto la gara per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. I Radicali presentanto uni'nterpellanza urgente. Le ombre e le anomalie della regina delle Grandi Opere.
L'Università di Messina cede al general contractor del Ponte sullo Stretto l'Incubatore d'Imprese destinato al sostegno delle attività produttive dei giovani neolaureati. Ospiterà il quartier generale per i lavori dell'Ecomostro. La consegna dei locali giovedì 10 settembre alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteoli.
Altero Matteoli inaugurerà la nuova sede delle società chiamate a realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. Il quartier generale sarà ospitato all’interno del Polo “Papardo” dell’Università degli Studi di Messina, nel mai completato Incubatore d'Imprese destinato ai giovani neolaureati dell'Ateneo.
Del progetto esecutivo non c’e ancora l’ombra, i soldi bastano appena per sventrare colline e riempire cave e discariche con milioni di metri cubi d’inerti, ma sull’affaire del Ponte sullo Stretto planano come avvoltoi le grandi e piccole università di Calabria e Sicilia.
Ampi spazi del manufatto saranno destinati a centri commerciali, uffici, alberghi, parcheggi, parchi alberati, cinema, ecc. Ma in pentola bolle molto di più
Prefazione di Umberto Santino (Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”) al libro di Antonio Mazzeo, “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina”, Edizioni Alegre, Roma, aprile 2010
16 aprile 2010 - Giacomo Alessandroni
Giuseppe "Joseph" Zappia è stato condannato dal Tribunale di Roma a tre anni e sei mesi di reclusione e a due anni di libertà vigilata
Un intreccio di mafia, poteri occulti e politica che dimostra - qualora ce ne fosse ancora bisogno - come gli interessi del Ponte vadano molto al di la di Scilla e Cariddi
"La realizzazione richiederà anni ma, una volta completato, il Ponte permetterà di viaggiare tra le basi dell’US Navy di Sigonella e Napoli più velocemente"
11 novembre 2008 - Antonio Mazzeo
Da anni vengono lanciati preoccupati allarmi sui tentativi della criminalità organizzata di mettere le mani sull’affare del Ponte sullo Stretto di Messina
Il grande potere criminogeno della mega-opera è stato confermato da numerose indagini che hanno evidenziato, da una parte, come le cosche locali puntino ad inserirsi nei sub-appalti, nelle opere secondarie e nell’imposizione di pizzo; dall’altra, come la grande mafia internazionale abbia provato a finanziare direttamente l’opera, grazie alle enormi disponibilità economiche in suo possesso
Nella seconda metà degli anni '80 alla Società Stretto di Messina, incaricata alla progettazione dell'infrastruttura, il ministero della Difesa presentò un rapporto segreto (denominato "Coefficiente D"), in cui venivano analizzati gli interventi necessari per garantire un eventuale utilizzo dell'infrastruttura per esigenze di tipo militare e per assicurare la "protezione" del manufatto in caso di crisi internazionale o di conflitto armato. Sin da allora il tema della "difesa del ponte" apparve agli strateghi uno dei problemi più complessi da affrontare per la realizzazione dell'opera.
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
Ben 7 miliardi per l'acquisto di venticinque nuovi F-35. Contro questo piano di spreco del denaro pubblico e contro il piano di riarmo europeo a Bari sono scese in piazza tante persone e tante realtà associative.
Alle origini della nascita delle organizzazioni dei medici antinucleari. Dal lavoro di ripercorso storico nelle vicende della Guerra Fredda alla creazione di una mostra multimediale alla Countway Library of Medicine dell'Università di Harvard.
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