La catastrofe ambientale della base nucleare Pancevo non fu né il risultato di un “danno collaterale” né un caso di negligenza. La prova è schiacciante: la NATO fece saltare in aria, intenzionalmente e meticolosamente container di sostanze chimiche tossiche con l’obiettivo di creare un inferno ecologico
Abbiamo bisogno di credere che in questa città non ci siano politici ed amministratori distratti. Ci auguriamo che la Chiesa tarantina non vada a benedire la nuova base Nato. Abbiamo bisogno di credere nella vita.
29 marzo 2004 - Giovanni Matichecchia - Alessandro Marescotti
Prossimo trasferimento del Comando VI Flotta Usa a Taranto
Rifondazione Comunista a Taranto aveva sollevato dubbi sulla documentazione del Pentagono esibita da PeaceLink. E non aveva appoggiato l'iniziativa del Comitato per il NO alla base Usa. Ora cambia linea.
Al momento è prematuro parlare di decisioni prese, tanto meno su una possibile destinazione della Sesta flotta Usa, nè su un diverso ruolo nell'ambito Nato della base militare italiana di Taranto.
E' quanto ha detto a Reuters una portavoce della Sesta Flotta, interpellata dopo che un'associazione pacifista, PeaceLink, ha annunciato che da una ricerca su documenti non secretati Nato online, la base navale di Taranto risulterebbe già quartier generale della Forza (marittima) di Pronto Intervento Nato.
13 marzo 2004 - Roberto Bonzio
Il Comando ad Alta Prontezza Operativa della NATO sorge in provincia di Varese a pochi chilometri dall'aeroporto Malpensa di Milano
Il Comando Corpo di Armata di Reazione Rapida della caserma “Ugo Mara” assolverà il ruolo previsto dalla nuova dottrina americana e Nato di schierare rapidamente e assumere l'autonomo controllo tattico di consistenti forze alleate nelle aree di crisi a Est e a Sud. Per ottenere la certificazione Nato ha dovuto dimostrare di essere capace di operare in 50 aree diverse del mondo. La lingua inglese è la prima lingua di servizio nel Comando HRF.
Crediamo che l’attenzione debba essere focalizzata principalmente su quello che c’è e non su ciò che si presume. Non vorremmo cioè, che se si dovesse rivelare priva di fondamento la notizia della requisizione del porto mercantile, perchè proprio di questo si tratterebbe, vista la consistenza della VI Flotta (41 navi, 175 aerei, 21mila fra marinai e civili), l’auspicata mobilitazione per scongiurare il rischio nucleare venisse a cadere.
8 marzo 2004 - Enzo Pilò
Conseguenze gravissime in caso di incidente atomico
L'impegno contro l'insediamento della base Nato a Taranto. Una lotta per evitare rischi alla popolazione a causa dell'inquinamento radioattivo derivante dal transito dei sommergibili nucleari. In coda il testo intergrale dell'interrogazione parlamentare (vedere NOTE).
Sul sito http://www.defenselink.mil si trovano le informazioni negate al Parlamento Italiano. Ecco il link da dove si può scaricare la mappa completa di tutti i comandi Nato (HQ) in Italia, da cui dipendono le strutture esecutive minori.
L'ammiraglio Quinto Gramellini afferma che Taranto non è diventata sede di un comando Nato. Ma la documentazione ufficiale del Pentagono - esibita da PeaceLink (http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_3030.html) - smentisce la Marina Militare.
Padre Michele Stragapede replica a Lucio Manisco che ipotizza una smobilitazione della Sesta Flotta Usa da Gaeta: destinazione Rota (Spagna). E' una destinazione altamente improbabile in quanto Rota è sull'Atlantico. In realtà la Flotta Sesta Usa lascerà Gaeta e andrà a Taranto. Una flotta destinata al Mediterraneo non può andare nell'Atlantico... La scorsa settimana il settimanale Il Mondo ha pubblicato la notizia degli accordi fra il governo italiano e il governo Usa per attivare in Italia i comandi Nato HRF di Taranto e Milano (Solbiate Olona) in cui gli Stati Uniti portanno organizzare le proprie attività di guerra.
15 febbraio 2004 - Redazione PeaceLink
Il Parlamento era all'oscuro della decisione di creare un Comando Nato a Taranto
''Da tempo - afferma Bulgarelli - seguiamo con attenzione le manovre sospette della Marina Militare italiana e di quella statunitense attorno al porto di Taranto. Oggi il dossier di Peacelink conferma le nostre preoccupazioni".
13 febbraio 2004 - Redazione
Informazioni non secretate tratte dal sito del Pentagono
Lunedì 9 febbraio 2004
ore 11,45
presso WWF
via Anfiteatro 104
Taranto.
Tutta la documentazione per i giornalisti è disponibile on line su PeaceLink.
Clicca su:
http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_3030.html
I documenti del Pentagono sono allegati alla suddetta pagina web e sono scaricabili come file PDF.
Il generale Clark risponde alle domande sul suo bombardamento di obiettivi civili, l'uso di bombe a grappolo, l'uranio impoverito e il bombardamento della televisione serba.
Entrambe le potenze stanno potenziando i propri arsenali, aumentando la centralità delle armi nucleari nelle rispettive politiche di sicurezza, in un contesto internazionale che sembra proiettato verso una nuova corsa agli armamenti.
Dopo la conferma della sua condanna a cinque anni di reclusione per "giustificazione del terrorismo", il sociologo è stato trasferito in una colonia penale, dove sta scontando la pena. E' stato incarcerato per un'accusa di "giustificazione del terrorismo".
Al gigante tecnologico statunitense Apple è stato imposto di rimuovere le app di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) dall'App Store russo. Questo atto ha sollevato interrogativi sul comportamento di Apple e sulla sua volontà di conformarsi alle richieste del governo russo.
Il viaggio italiano di Eszter Koranyi e Rana Salman, co-direttrici dell’organizzazione pacifista Combattenti per la Pace, è proseguito a Torino dopo le tappe Milanesi di venerdì e sabato mattina.
Emozionante e partecipatissimo il debutto milanese del tour italiano delle co-direttrici di Combattenti per la pace, la sera di venerdì 15 novembre nel co-housing Base Gaia e la mattina di sabato 16 alla Casa delle Donne.
Sociale.network