Oggi a New York, nella centralissima Times Square e poi presso il People’s Forum lì vicino, si è svolta una grande manifestazione per la pace con uno slogan che la dice tutta:
ESPANSIONE DELLA NATO – NO! PACE IN UCRAINA – SÌ!
La mattina di mercoledi 6 luglio affollata riunione dell’ICAN, con quasi un centinaio di partecipanti e molti interventi. La linea che è emersa definisce prioritario il portare a casa il Trattato di fronte alle pressioni ed ai ricatti che crescono per arenare la proibizione giuridica delle armi nucleari.
Nell’articolo pubblicato su “TheAtlantic” , Evan Seliger e Thomas Seager, hanno provato a spiegare perché per alcuni potrebbe essere complicato comprendere il movimento di OWS.
Sostanzialmente la difficoltà di comprensione potrebbe derivare dalle diverse modalità di agire dei manifestanti che hanno messo in campo azioni e attività che mai erano state usate prima.
Come cominciò la guerra Cinque anni fa l'attacco al World Trade Center. Verità ambigue e oscure, curiose coincidenze che alla Casa bianca non piace siano indagate, intorno a degli strani fatti concomitanti con l'attacco terroristico al cuore di New York
Blitz degli agenti federali alla conferenza «Hope number six», organizzata in un hotel di New York dalla rivista «2600», e arrestano uno dei relatori. Steve Rambam, detective privato e «spione» informatico, avrebbe violato la privacy di un pentito inserito dalle autorità nel programma di protezione dei testimoni
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
"Vogliamo vivere, ci piace stare al mondo, vorremmo continuare a starci il più a lungo e il meglio possibile, e tutto sommato non abbiamo voglia di fare male ad altre persone come noi. Ecco, questa è l'elementarità della condizione umana".
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
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