Il Presidente Bolaños, ancora una volta, non ha perso l'occasione per dimostrare la sua fedeltà agli Stati Uniti, unico suo vero alleato a cui si appoggia continuamente per far fronte all'isolamento politico in cui è caduto ormai da molto tempo
Da lunedì 21 febbraio i maestri del Nicaragua daranno inizio al nuovo anno scolastico dopo tre settimane di sciopero e mobilitazioni, che hanno costretto governo e deputati a trovare una soluzione al drammatico problema dei miseri stipendi di cui godeva il settore Educazione.
Impressionante prova di forza dei maestri di tutto il Nicaragua, che hanno sfilato per le strade di Managua sotto un sole cocente e si sono concentrati davanti al Ministerio de Hacienda y Credito Publico.
Josè Antonio Zepeda, maestro,è deputato supplente per il Frente Sandinista e Segretario generale della Asociaciòn Nacional de Educadores de Nicaragua (ANDEN) la famosa Confederazione sindacale da sempre alla testa delle lotte dei maestri del Nicaragua
E' finita prima di iniziare. Il sindaco uscente di Managua, Herty Lewites, aveva già fissato la data del 30 gennaio per il lancio della sua campagna come precandidato per il Frente Sandinista alla Presidenza della Repubblica.
Il suo "rivale" sarebbe stato il leader indiscusso del partito, nonchè Segretario Generale, Daniel Ortega.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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