Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
23 novembre 2024 - Alessandro Marescotti
Il discorso di Putin prefigura una risposta al lancio di missili occidentali sul suolo russo
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
Il relatore è Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha il compito di illustrare l’impatto del riarmo e della crescente militarizzazione a livello nazionale ed europeo. Allegato a questa pagina web c'è il dossier che viene presentato nella conferenza.
11 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
Taranto approva una mozione contro gli euromissili
Taranto non può rimanere sola in questa iniziativa. La mozione approvata dal Consiglio comunale è un esempio che può e deve essere seguito da altre città della Puglia. È necessario che ogni comune della nostra regione prenda posizione.
Secondo un'analisi dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo Taranto con le sue infrastrutture militari strategiche sarebbe tra i primi centri in Italia a rischio. Il numero delle vittime previste nella nostra città si attesterebbe intorno alle 7.500 unità con quasi 27.000 feriti.
Cercavano disperatamente di rimettersi l'intestino nella pancia dopo essere stati sventrati dal drone, o di riprendersi il pezzo di braccio che avevano perso nell'attacco. "Pornografia militare", l'aveva definita Daniel Hale, tecnico USA dei droni. Ed è in carcere per aver rivelato la verità.
C’è l’urgenza della pace, ma c’è anche l’urgenza di costruire un tessuto sociale che resista alla retorica della guerra. Le conseguenze di questo conflitto non sono più solo regionali, ma globali. L'escalation tra Russia e Ucraina ha raggiunto un punto critico.
28 settembre 2024 - Alessandro Marescotti
Oltre ai nuovi euromissili sulla Russia saranno puntati anche missili sulla Cina dall'Indopacifico
Emerge il vero motivo per cui gli Stati Uniti si sono svincolati dagli impegni assunti da Reagan e Gorbaciov in tema di smantellamento delle armi nucleari. La ragione è quella di fronteggiare la Cina che non era menzionata negli accordi degli anni Ottanta. Occorre una nuova mobilitazione pacifista.
9 settembre 2024 - Redazione PeaceLink
Due articoli sul Manifesto sollevano la necessità di un dibattito e di una mobilitazione
Nonostante la gravità della situazione, il movimento pacifista, un tempo protagonista di imponenti mobilitazioni contro il riarmo nucleare, appare oggi in gran parte silente. Solo una minoranza ha iniziato a sollevare il problema. Ne parleremo su Radio Popolare.
21 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Discorso di inaugurazione dei Giardinetti Gino Strada a Taranto
Tre anni fa perdevamo un uomo che ha fatto della medicina un atto di coraggio e di ribellione alla guerra. Qui, nei prossimi mesi, nei prossimi anni, ci daremo appuntamento per la pace, per il disarmo nucleare e contro l’olocausto atomico. Per ora qui piantiamo un tronchetto della felicità
13 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Il potere mira a mantenere le masse in uno stato di fatalistica rassegnazione
Il testo offre uno spunto di riflessione sulla attuale mancanza di una "coscienza atomica". Con questo termine si intende la consapevolezza collettiva del rischio rappresentato dalle armi nucleari, un rischio che grava sull'intera umanità.
8 agosto 2024 - ChatGPT
Storia di una lotta pacifista per fermare gli euromissili
I Dimostranti e i carabinieri mangiano assieme gli stessi panettoni, ma a distanza di qualche metro, così l'onore è salvo, e siamo sempre a Comiso, davanti all'aeroporto Magliocco, capodanno 1983.
5 agosto 2024 - Riccardo Orioles
It is everyone's responsibility to take a stand and demand reasonableness
With this appeal we launch a worried alarm because the choice to return to deploying long-banned euromissiles is of absolute gravity. Public opinion has not sufficiently perceived the danger that looms. Let's make our voices heard before the new euromissiles are installed.
5 agosto 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
Una mailing list è uno strumento di comunicazione online che permette a un gruppo di persone interessate a un determinato argomento di mantenersi in contatto. Ecco come utilizzare la mailing list sul disarmo di PeaceLink per restare in contatto con la campagna "No euromissili".
4 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Subimmo una durissima repressione, con pestaggi, denunce ed arresti
Quarantuno anni dopo sottoscriviamo l’"Appello ai pacifisti per una mobilitazione contro i nuovi euromissili" e dichiariamo la nostra disponibilità a nuove mobilitazioni.
4 agosto 2024 - Norma Bertullacelli e altre tredici firme
Una struttura organizzativa leggera per contrastare l'Effetto Ringelmann
Obiettivo di questi appunti è quello di abbozzare una struttura a rete che consenta la partecipazione dal basso dei cittadini e la loro aggregazione attorno a nodi locali che vengono segnalati sulle mappe di Google in modo che chiunque possa aggregarsi.
In Ucraina, "SZCH" è un termine militare che indica la diserzione o l'abbandono volontario del servizio. La situazione è diventata così critica che supera di gran lunga la questione dell'invio di armi occidentali.
“No NATO, no guerre” è lo slogan che riunirà attivisti per la pace da tutta l’Italia domenica prossima a Bologna per l’assemblea costitutiva del Coordinamento Nazionale No NATO.
Questa nuova guida si rivolge a chiunque faccia parte, a vario titolo, di PeaceLink o abbia condiviso iniziative significative con questa community fatta non solo da esperti ma anche da persone comuni che desiderano imparare a fare controinformazione
Secondo Cuba, l'embargo decennale ha causato danni per oltre 164 miliardi di dollari. Il sostegno di Messico, Russia e Venezuela ha permesso di alleviare in parte la crisi energetica per Cuba. Mosca ha appena riferito che invierà 80 mila tonnellate di diesel e attrezzature per le riparazioni.
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