Si concludono a Ginevra i lavori della seconda sessione del Comitato preparatorio per la Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare. E con qualche novità.
4 maggio 2013 - Roberto Del Bianco
Resoconto redatto il 4 maggio 2012 da Rebecca Johnson, direttore dell'"Acronym Institute for Disarmament Diplomacy" e Vicepresidente dell'International Campaign to Ban Nuclear Weapons (ICANW).
Questo articolo descrive efficacemente il clima e le aspettative di questo evento, prima sessione di lavori che nel 2015 arriveranno alla Conferenza del Riesame del Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
Con la speranza che qualcosa veramente stia cambiando, e che la strada del disarmo venga sempre più percorsa a ritmo sostenuto.
4 maggio 2012 - Rebecca Johnson
Resoconto redatto il 4 maggio 2012 da Rebecca Johnson, direttore dell'"Acronym Institute for Disarmament Diplomacy" e Vicepresidente dell'International Campaign to Ban Nuclear Weapons (ICANW).
Questo articolo descrive efficacemente il clima e le aspettative di questo evento, prima sessione di lavori che nel 2015 arriveranno alla Conferenza del Riesame del Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
Con la speranza che qualcosa veramente stia cambiando, e che la strada del disarmo venga sempre più percorsa a ritmo sostenuto.
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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