E' stato un uomo che ha influenzato la cultura della pace con i approfonditi studi giuridici. La sua cattedra presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino ha costituito un riferimento per generazioni di studenti.
8 gennaio 2024 - Redazione PeaceLink
E' sostenuto dalla rete Mesarvot che difende gli obiettori
E' il primo obiettore di coscienza israeliano imprigionato in questa guerra e potrebbe scontare ancora più tempo in prigione se continua a rifiutarsi di arruolarsi. Ha dichiarato: "L'attacco criminale a Gaza non risolverà l'atroce massacro compiuto da Hamas".
27 dicembre 2023 - Redazione PeaceLink
I cittadini europei e italiani cosa pensano dei disertori?
Attraverso la nonviolenza possiamo trasformare i conflitti grandi e piccoli in equilibri inediti. Il Movimento Nonviolento chiede all'UE di creare corridoi umanitari per chi fugge dalla coscrizione obbligatoria, siamo pronti?
25 settembre 2023 - Maria Pastore
Ricorda Calamandrei: basta guerre, distruzioni, viviamo in altri modi e mondi possibili
Ogni 4 novembre nel celebrare le Forze Armate e i caduti della Prima Guerra Mondiale poniamo l'accento sul lutto che ogni conflitto armato comporta. Dobbiamo in tutti i modi rafforzare la cultura non armata, i tempi sono maturi, ad esempio con la Campagna “Un’altra difesa è possibile”.
6 ottobre 2020 - Maria Pastore
Ribadiamo l'impegno affinche' il nostro paese cessi di sperperare ingenti risorse a fini di morte
Anche se in Italia non vi e' piu' il servizio militare di leva obbligatorio, esso persiste in molti altri paesi del mondo. Ognuno si adoperi contro la guerra e contro le dittature, contro tutti i poteri uccisori, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
14 maggio 2020 - "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Giurista, storico, politico, pubblico amministratore; costituente e parlamentare, sindaco di Firenze; profonda coscienza religiosa, impegnato in rilevanti iniziative di pace e di solidarieta'.
La Prima guerra mondiale è stata “un’inutile strage”, che fece 10 milioni di soldati morti e 21 milioni di feriti, oltre ai milioni di vittime civili.
“L’europa è diventata un gigantesco macello”, si leggeva nei manifesti delle Conferenze internazionali di Zimmerwald e di Kiental.
Ma quali forme di dissenso e di disobbedienza erano maturate nella popolazione civile e negli eserciti?
L’obiezione di coscienza, la renitenza, la diserzione per motivi etici, durante la grande guerra.
Ricordo una infuocata discussione nella mia sezione del PCI: era giusto disobbedire ad un ordine militare contrario alla propria coscienza? Mi vennero alla mente le parole di don Milani, la sua lettera ai giudici.
Finalmente la Chiesa prende atto dell’eccezionale testimonianza di fede e di coscienza del giovane sudtirolese padre di famiglia che si rifiutò di giurare a Hitler.
Il ricordo e la memoria di Pietro Pinna, grande obiettore di coscienza della storia italiana e testimone nonviolento. Dal rifiuto di obbedienza all’obiezione.
Convegno a 40 anni dal riconoscimento legale dell’obiezione di coscienza al servizio militare 1972-2012
AVREI (ANCORA) UN’OBIEZIONE!
15-16 DICEMBRE 2012 FIRENZE
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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