PeaceLink sta raccogliendo con il vostro aiuto le verità scomode di una guerra zeppa di bugie e che contrasta con la risoluzione n. 1973 dell'Onu. Inviate i vostri contributi e suggerimenti a info@peacelink.it
16 maggio 2011 - Associazione PeaceLink
Bombardare Tripoli è una palese violazione del diritto internazionale ed è fuori dalla risoluzione n. 1973 delle Nazioni Unite sulla Libia
Ormai in TV si dicono cose prive di riscontro che non sono scritte da nessuna parte. I più sono favorevoli ai bombardamenti Nato senza aver letto integralmente cosa prevede la risoluzione dell'ONU. Molti parlamentari fanno riferimento a obblighi Nato che non esistono: il dovere di intervento di un membro della Nato scatta solo quanto è attaccato un altro paese membro della Nato. Nonostante la disinformazione di cui sono preda i parlamentari in larga maggioranza, l'opinione pubblica italiana è contraria alla guerra.
Detesto essere definito un reporter di guerra. Prima di tutto perché ha l'amaro sapore d'averci fatto il callo. E in secondo luogo perché non si può raccontare una guerra senza conoscere le politiche che le soggiacciono.
Messaggio del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon per la Giornata Internazionale per la Sensibilizzazione sulle Mine e l’Assistenza nell’Azione contro le Mine - 4 Aprile 2011
La probabilità che in Libia sia stato utilizzato uranio impoverito sta crescendo in seguito allo spiegamento e all’uso di velivoli A-10 e Harrier AV-8B. L’ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all’Uranio) chiede che venga fatta pressione sugli Stati Uniti affinché chiariscano la situazione, e mettano fuori uso le munizioni all’uranio impoverito.
1 aprile 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Al momento in cui scriviamo non ci sono prove definitive che siano state utilizzate munizioni all'uranio impoverito da parte della coalizione statunitense, britannica, francese e italiana nel conflitto libico. Tuttavia esiste la possibilità che vengano utilizzate e ICBUW ricorda ai belligeranti gli obblighi imposti dal diritto internazionale umanitario.
22 marzo 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Sul perché condanniamo l'intervento, non firmiamo appelli, cerchiamo di capire e lavoriamo per fare della Marcia Perugia-Assisi un'occasione di crescita nonviolenta per tutto il movimento pacifista
Questa guerra azzera il "risorgimento" delle popolazioni e consente alle potenze vincitrici di scegliersi gli interlocutori e di costituire regimi accomodanti in grado di garantire le risorse energetiche con opportunismo e obbedienza. Compito urgente è quello di chiedere la fine dei raid e l'attuazione della risoluzione Onu per quella che è l'unica legittima finalità per cui è stata richiesta: la protezione della vita di persone che rivendicano libertà e democrazia.
20 marzo 2011 - Alessandro Marescotti
La Risoluzione n. 1973 (2011) del Consiglio di Sicurezza che autorizza l'uso della forza
E' ora vietato "il decollo, l'atterraggio e il sorvolo nel territorio libico di velivoli registrati in Libia o gestiti da cittadini o compagnie libiche'. La sola eccezione è per voli a scopo umanitario. L'ONU ha deciso di autorizzare l'uso della forza militare con l'obiettivo primario di proteggere la popolazione escludendo categoricamente il dispiegamento di "una forza di occupazione straniera di qualsiasi forma e in qualsiasi parte del territorio libico".
Presentato lo scorso 4 novembre il 20° Rapporto sullo Sviluppo Umano, contenente anche l’Indice di Sviluppo Umano 2010 (ISU), ossia una misura nazionale composita di salute, istruzione e reddito per 169 paesi nel mondo.
Si è celebrata ieri, 17 ottobre, la Giornata mondiale di lotta alla povertà. Sono disponibili i link dei messaggi sia del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che di Papa Benedetto XVI, quest'ultimo scritto al direttore generale della Fao, Jacques Diouf.
Istituto Righi di Taranto, una giornata dedicata alla lotta contro la fame e la povertà. Per conoscere, agire e comunicare, in collegamento con il Centro Servizi Volontariato di Taranto
Ieri è stata una giornata meravigliosa per tutto il movimento ambientale e sociale e per la sua capacità di autonomia da ogni centro di potere ed istituzionale.
Convegno sul disarmo “Per un mondo di Pace: il sogno di Isaia e l'annuncio di Cristo”, svoltosi a Roma il 30, promosso dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, da Caritas Italiana e da Pax Christi
In occasione della Giornata dei Diritti Umani, l'invito a tutti i livelli, ad unirsi alle Nazioni Unite e ai difensori dei diritti umani nel mondo nella lotta contro la discriminazione.
10 dicembre 2009
Una guida per essere informati sul vertice mondiale sul clima
Il tema della Giornata Internazionale per i disabili di quest'anno, che si celebra il 3 dicembre, è “includere la questione dei disabili negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio".
Testo del Messaggio del Segretario genarale delle Nazioni Unite, per il 6 novembre, Giornata internazionale contro lo sfruttamento dell'ambiente in guerra e nei conflitti armati
“Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
Per la prima volta nella storia del movimento pacifista i pro-pace e i pro-guerra si daranno appuntamento nella stessa piazza. Chi si oppone alla guerra si troverà accanto a chi la sostiene, in una rappresentazione degna di Pirandello. O di Kafka. O del teatro dell'assurdo.
Dovevo parlare dell'Agenda ONU 2030. E ho dovuto dirlo ai ragazzi: la nostra generazione ha fallito. I nostri genitori ci hanno lasciato un modo migliore di quello che avevano ereditato. Oggi invece rischiamo di lasciare ai nostri figli un mondo peggiore di quello che abbiamo ereditato.
I giovani congolesi sono più che coscienti della situazione. Trent'anni di guerra, aggravatasi nel 2025. Vogliono lanciare un appello, un grido. Hanno scritto il testo che vi allego.
12 marzo 2025 - Giovanni Piumatti (sacerdote missionario)
Come nelle crociate, il conflitto in Ucraina è stato caricato di una dimensione simbolica che lo trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo. Putin è dipinto come un'entità malvagia da abbattere, un po' come i musulmani erano visti nel Medioevo come nemici della cristianità.
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