Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).
Continua il lavoro delle reti europee per la diffusione di una cultura della prevenzione e trasformazione non violenta dei conflitti fra i decision makers europei e per il suo radicamento nelle nuove istituzioni continentali.
In un contesto in cui la sicurezza di noi tutti è legata sempre più a variabili che trascendono la dimensione nazionale, in cui gli strumenti istituzionali e politici per affrontarla, pur restando ahinoi essenzialmente tradizionali (militari e di polizia), assumono una dimensione internazionale ed europea crescente, lo sviluppo di una dimensione transnazionale della sicurezza civile e dei suoi strumenti diviene una scelta obbligata.
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
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