Il problema della pace – come quelli della giustizia, della verità, della libertà, dell’ambiente - non è primariamente politico, ma culturale e etico. E’problema di ideali utopici e di programmi concreti, di volontà e di testimonianze di vita.
I politiconzi si stanno rifiutando di sciogliere il comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per condizionamenti mafiosi.
I martiri della mafia ringraziano questi tenaci signorotti.
Segue il comunicato stampa dell'associazione "Rita Atria", che sta tentando in tutti i modi di risvegliare le coscienze di qualche politico, il senso di responsabilità che dovrebbe avere il nostro ministro della giustizia (il minuscolo è voluto), nella speranza di risvegliare anche chi di dovere al ministero dell'interno.
A Verona sta nascendo un laboratorio inedito per raccordare politica, religione, cultura e la cittadinanza a rimuovere gli ostacoli alla pace e alla convivenza.
Un itinerario di pace. Volti, nomi, racconti. Testimoni e sognatori.
Tutto in un solo libro. Per chi sa danzare.
Sergio Paronetto
Se il destino vorrà sarò presidente
La mia forza sono le energie maya. Ci sono bianchi che
conoscono benissimo le energie maya e maya che non sanno nulla di quelle
energie.
La libertà di parola s’è addormentata.
Non solo nella chiesa. Anche nella politica.
Quanto resta della laicità?
E quali spazi la politica riserva alla profezia?
Ripartire da una costituzione non religiosa, senza usare la fede per coprire scelte politiche. Come può nascere un nuovo Iraq da un patto tra le fedi.
A colloquio con Luis Sako, vescovo di Kirkur.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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