Descrive un mondo fra la Belle Époque e la catastrofe imminente della Prima Guerra Mondiale. La militarizzazione procede, i nazionalismi si radicalizzano. Ma pochi immaginano l'arrivo della guerra. Illies descrive la tragedia incombente ma allo stesso tempo ignorata e quasi rimossa.
Fu un convinto antimilitarista socialista. Fondò nel 1903 il primo periodico antimilitarista italiano, "La Pace", che divenne il principale organo di propaganda contro l'esercito, visto come strumento di oppressione della classe proletaria.
Socialista e pacifista, fu una delle prime donne a ricoprire ruoli di leadership nel movimento socialista internazionale, promuovendo la pace attraverso la lotta di classe.
22 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
Si era dichiarato obiettore di coscienza durante la prima guerra mondiale
Cento anni fa il cittadino del mondo Ernest Friedrich, nato nel 1894 a Breslavia dava alle stampe il libro "Krieg dem Kriege" (Guerra alla guerra). Anarco-pacifista e antimilitarista, voleva ispirare un disgusto attivo e spronare all’azione.
1 marzo 2024 - Marinella Correggia
Negli anni successivi ammise di aver commesso un errore
Pëtr Kropotkin e altri 15 intellettuali anarchici si espressero a favore della guerra contro la Germania, sostenendo che la Germania rappresentava una minaccia per la libertà e la democrazia, e che l'intervento alleato sarebbe stato giustificato per difendere questi valori. Fu criticato da Malatesta
Scongiurando collettivamente tutti i prossimi e futuri 4 novembre. Sotto il comando del generale Cadorna ci furono migliaia di morti e feriti nelle trincee al fronte a causa di strategie insensate e fallimentari.
Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Per ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanità, assistenza, ricerca e servizi pubblici.
28 ottobre 2021 - PeaceLink - Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani di Viterbo - Movimento Nonviolento
L’antimilitarismo operaio e il movimento socialista
L’antimilitarismo da Rosa Luxemburg alle incertezze che riflettevano le divisioni non solo all’interno della socialdemocrazia, ma anche tra i partiti dell’Internazionale
Una proposta all’esame del Senato, che riprende un medesimo progetto già avviato nella scorsa legislatura ma che non ha fatto in tempo a giungere a conclusione.
Non si toglie il sigaro dalla bocca al passaggio del superiore. L'atto viene considerato un grave atto di insubordinazione. Viene fucilato per ordine del generale Andrea Graziani durante la prima guerra mondiale.
Lussu è stato uno scrittore che ha saputo raccontare la prima guerra mondiale senza filtri e senza censure, in tutta la sua crudeltà, e mettendo in evidenza la dignità di coloro che seppero resistere e anche ribellarsi
Evento teatrale per la pace organizzato a Martina Franca (TA) dall’Archivio Luciano Marescotti
Lo spettacolo, del gruppo Jamin-à, è un intreccio di racconti, canzoni, immagini, musiche e danze, liberamente ispirato ai testi di Emilio Lussu e Mario Rigoni Stern.
Il generale Andrea Graziani rivolse allora lo sguardo a Ruffini e, convinto di scorgere sul suo volto un sorriso beffardo, non ci pensò due volte a farlo fucilare.
La Prima guerra mondiale è stata “un’inutile strage”, che fece 10 milioni di soldati morti e 21 milioni di feriti, oltre ai milioni di vittime civili.
“L’europa è diventata un gigantesco macello”, si leggeva nei manifesti delle Conferenze internazionali di Zimmerwald e di Kiental.
Ma quali forme di dissenso e di disobbedienza erano maturate nella popolazione civile e negli eserciti?
L’obiezione di coscienza, la renitenza, la diserzione per motivi etici, durante la grande guerra.
Oltre cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre è tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", è ora di dire basta. Per questo sosteniamo la Campagna “Un'altra difesa è possibile”.
1 novembre 2017 - Associazione Antimafie Rita Atria,Centro di Ricerca per la Pace e i diritti umani di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Recensione al libro di Jacques R. Pauwels (Zambon Editore, 2017)
Dov’è tuo fratello? La domanda che Dio rivolge ad Abele accompagna tutti noi e tutte le nostre esistenze. Anche la vita di Caino appartiene a Dio.
E noi siamo sempre custodi gli uni degli altri.
Un’altra difesa è possibile. A Trento gli “Stati Generali della Difesa civile non armata e nonviolenta”. Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l’Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinché in ogni città si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
24 ottobre 2016 - Associazione Antimafie Rita Atria,Centro di Ricerca per la Pace e i diritti umani di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Oltre cento sigle associative e nove amministrazioni comunali hanno fatto propria questa mobilitazione per la pace. Il messaggio al centro della mobilitazione è chiaro: "Il piano di riarmo europeo rappresenta una minaccia alla pace e comporterà conseguenze negative per i prossimi decenni".
Il modello economico e produttivo di Taranto è nato in un’epoca in cui lo “sviluppo” era sinonimo di grande industria, produzione e occupazione. Ma nel tempo questo modello si è scontrato con nuovi paradigmi: la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti delle comunità locali.
Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi. PeaceLink ha chiesto l’immediata liberazione del regista.
Rete No Bavaglio, insieme ad altre associazioni per la pace, tra cui PeaceLink, lancia un appello al Ministro della Cultura Giuli e al Sindaco di Roma Gualtieri, di spegnere per un'ora le luci del Colosseo in segno di lutto per i nuovi massacri israeliani in corso a Gaza, Cisgiordania e Libano.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.
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