Vico e Archinà, un filo diretto per arginare Stefàno, Assennato e i colleghi del Pd che volevano opporsi al “giochetto” per salvare l’Ilva sul Benzo(a)pirene
Noi continueremo a far sentire la nostra voce, in ogni sede e in ogni modo.
La gran parte della cittadinanza tarantina non si sente rappresentata né dai parlamentari, né dalle istituzioni regionali e locali, né dalle forze politiche, sociali e sindacali: molti sono stati omissivi e conniventi a danno della salute dei cittadini e dei lavoratori
Il movimento Taranto Respira comprende le preoccupazioni ed e’ vicino alle paure e alle incertezze delle famiglie degli operai coinvolte nella drammatica situazione attuale
Noi metteremo fuori dal nostro balcone un lenzuolo bianco
Il nostro sogno sarebbe quello di una città che si vestisse di bianco in questi giorni in cui si decide il suo destino.Non è il bianco che ricopre il sepolcro putrido di biblica memoria.E' la voglia di giustizia e di speranza nel futuro!
Noi "Donne per Taranto" ci poniamo nella posizione di chi attende con fiducia e speranza le risposte di una Magistratura che fino ad oggi ha compiuto un atto di Giustizia e di Verità per ognuno di noi
In questo momento deve prevalere il senso di responsabilità per dare un futuro a tutti i lavoratori e per costruire assieme un'alternativa di sviluppo ecosostenibile
Questa lettera aperta vuole essere uno sprone a cercare soluzioni concrete per rispondere alle aspettative dei cittadini in difesa della salute e dei lavoratori in difesa del lavoro: di entrambi mi è ben nota l’angoscia, vissuta personalmente
Non dobbiamo cadere nel tranello di chi oggi punta ad una strategia della tensione, ora che finalmente si sta accertando la verita' sull'inquinamento a Taranto
29 marzo 2012 - Fabio Matacchiera, Alessandro Marescotti
Oggi a Roma i tecnici di Regione, Provincia e Comune dovranno ridiscutere al Ministero dell'Ambiente l'autorizzazione concessa all'industria siderurgica
Il ministro dell'ambiente Corrado Clini a Bari per incontrare il governatore Vendola frena sulla possibilità di una bonifica delle aree attorno all'Ilva a carico dello Stato: "Non facciamoci prendere la mano dalle dichiarazioni politiche"
15 marzo 2012 - Lello Parise
Il vertice sull'impatto ambientale dello stabilimento siderurgico
I periti medici hanno acquisito durante i mesi di lavoro numerosi documenti ed elaborato i dati forniti da enti e istituzioni come l’Arpa e l’Asl
1 marzo 2012 - Mimmo Mazza
Lo scorso 17 febbraio, a Taranto, si è tenuta la prima udienza sull'incedente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento provocato dai fumi dello stabilimento Ilva Spa
È cruciale aprire la "stagione delle bonifiche" per le nuove generazioni tarantine all'insegna di un ripensamento sostenibile dello sviluppo locale e del territorio
Secondo gli esperti, infatti, dallo dallo stabilimento Ilva si diffondono emissioni contenenti sostanze pericolose per la salute dei lavoratori e per la popolazione di Taranto e dei comuni vicini
Davanti al gip oggi si è discussa la perizia che ha confermato come dallo stabilimento Ilva di Taranto si diffondano gas, vapori, polveri, contenenti sostanze pericolose per la salute dei lavoratori e per la popolazione della provincia ionica
18 febbraio 2012
Approda domani in aula uno dei procedimenti sulle conseguenze delle emissioni ambientali sugli immobili
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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