A tutti gli organi dell’informazione e della comunicazione, pubblici, privati e indipendenti, chiediamo di dare voce alla pace. Non c’è bene più grande da promuovere e da difendere insieme.
L'autore di Mare Nostrum indice per il 12 luglio una assemblea aperta a tutti i dipendenti interni e a tempo determinato, ai sindacati confederali e non e ai politici di ogni schieramento che vorranno partecipare
Ciampi esorta i media a raccontare di più quello che accade in Europa. Peccato che la RAI abbia appena spostato la trasmissione Giorni d'Europa in orari da chat-line.
14 dicembre 2004 - Nicola Vallinoto
Media e potere >> Parlamento europeo - Rai >> Giorni d'Europa
E' notte fonda per le informazioni provenienti dall'Unione europea.
La trasmissione Giorni d'Europa, dedicata alle attività del Parlamento europeo, è stata spostata al sabato notte. Vediamo il perchè.
Nei negozi specializzati in elettronica sono già in vendita i set top box. L'incentivo statale promette un risparmio di 150 euro. Ma, a parte qualche sondaggio a cui si può partecipare da casa o qualche quiz, perché dovremmo acquistarlo adesso?
Questa guerra vive sulla menzogna e i giornalisti, quelli che dovrebbero vigilare, che dovrebbero raccontare come stanno veramente le cose sono diventati i portavoce di una mente distorta che ha inventato la guerra preventiva spacciandola per pace, e genufletti al servizio del potere della politica lo hanno reso credibile.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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