reclusi
- ex operatrice cie Ponte Galeria racconta
Angela racconta cosa significa vivere in un lager di stato
Era scomoda Angela, la sua "confidenza" con i reclusi non piaceva. "So che alcuni militari, e anche qualche volontario, in cambio di sigarette e schede telefoniche avevano rapporti sessuali con viados e prostitute. Chi protestava veniva sedato, spesso con le botte e messo in isolamento in una stanza priva di tutto"29 agosto 2010 - Andrea Onori
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