Un modo facile facile per spiegarci come le banche si arricchiscono con i nostri soldi e perché i politici europei non vogliono il referendum in Grecia.
L’Italia, per la seconda volta, ha detto no all’ingresso del nucleare. Ora occorre documentarsi bene perché il sogno italiano divenga comune in Europa.
Anche il network francese “ Sortir du nucleaire” si congratula per il forte messaggio lanciato dagli italiani riguardo l'annullamento dei progetti nucleari nel loro Paese.
Un mio amico italiano ha detto: «La democrazia non può funzionare se il demos (il popolo) non può esercitare con coscienza il kratein (governo)». Oggi ce lo hanno dimostrato gli italiani. E li ammiro.
Ho avuto speranza di raggiungere il quorum nel referendum quando ho percepito la varietà e la molteplicità dei modi con cui si è fatta campagna per il voto e per il sì: ognuno con i propri mezzi, nel proprio quotidiano ha dato una spinta alla riuscita del referendum
18 giugno 2011 - Marinella Marescotti
È la vittoria dei cittadini, ottenuta parlando in mille assemblee, contro il muro impenetrabile dei media che ci hanno boicottato
È la vittoria della cittadinanza attiva che ha saputo organizzarsi dal basso, dando scacco matto ai partiti, sia di destra che di sinistra, servi dei potentati economico-finanziari che ci governano. Grazie a ogni persona, grazie alla creatività e all’inventività di ognuno. Grazie soprattutto ai giovani, che sono ritornati protagonisti soprattutto attraverso il web.
Video del discorso di Alex Zanotelli in Piazza del Gesù per la serata di festeggiamenti dedicati alla vittoria referendaria su acqua pubblica e nucleare
Da Yukari Saito del Centro di documentazione "Semi sotto la neve" un ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita e al successo dei referendum, in particolare a quello contro la costruzione di nuove centrali nucleari.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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