REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE EUROPEA - A pochi giorni dal voto referendario importanti personalità della sinistra europea rivolgono il seguente appello ai cittadini francesi.
La redazione di Europace ha chiesto a David Soldini, italiano trasferito a Parigi da alcuni anni, e militante europeista di descriverci il suo punto di vista sulla campagna referendaria che sta 'incendiando' la Francia a pochi giorni dal voto del 29 maggio.
Referendum francese: è venuto il momento di scegliere tra l'Europa democratica, del popolo europeo, e l'Europa intergovernativa. La sinistra europea e tutte le forze del progresso devono assumersi la responsabilità di questa scelta.
I sondaggi francesi mostrano che tra le 4 motivazioni legate al referendum sulla Costituzione europea solo una è espressione di un rifiuto di 'più Europa'. Le altre, invece, non hanno una relazione diretta con la questione referendaria.
La costituzione europea si può vedere come un bicchiere mezzo vuoto oppure come un bicchiere mezzo pieno. E conseguentemente parteggiare per il no oppure per il si per quanto riguarda la ratifica del trattato costituzionale. Entrambe le posizioni sono legittime.
Gli europarlamentari Cornillet e Leinen chiedono che Francia e Germania votino lo stesso giorno: l'8 maggio 2005. 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale.
Testo letto il 17 novembre 2004 in occasione di una riunione dei Verdi del
XIV arrondissement di Parigi e destinato ad aprire una discussione sulla
costituzione europea (di Yann Moulier Boutang)
L'80% dei militanti socialisti partecipa al referendum del PS francese e il 59% si esprime per il SI alla costituzione europea. La redazione di Europace rende disponibile i commenti dei due leader del PS (Fabius per il NO e Hollande per il SI) sui principali articoli della Costituzione.
3 dicembre 2004 - Nicola Vallinoto - Veronica Vicinelli
Una violenza che schiaccia la popolazione civile tra l'esercito e le milizie fondamentaliste. E che si estende anche alla vicina Inguscezia, mentre l'Italia continua a girare la testa dall'altra parte.
il vicepresidente Rangel chiede sia al Centro Carter che all' OSA di pronunciarsi circa il disconoscimento della CNE fatto dalle opposizioni mediante un comunicato del governatore Mendoza mentre le opposizioni preannunciano proteste durante il vertice dei G-15 di venerdi'
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
La NATO ha compiuto una virata significativa con l'annuncio dell'installazione di nuovi missili a lunga gittata in Germania a partire dal 2026. Occorre una mobilitazione popolare e prima di tutto una comprensione della svolta che stiamo intraprendendo con queste scelte militari.
Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.
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