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Il 26 agosto 2017, a Roma, migliaia di cittadini indignati hanno marciato contro il ministro Minniti, il prefetto Basilone e la sindaca Raggi, i quali due giorni prima avevano ordinato lo sgombero reciso (ossia violento) di un centinaio di migranti, tutti rifugiati politici e tutti con i documenti in regola, accampati in piazza Indipendenza.
Le associazioni pro-Palestina rispondono alle calunnie di chi vuole dipingere la loro partecipazione al corteo ANPI del 25 aprile come fonte di disordini e ringraziano il Presidente dell'ANPI Provinciale di Roma per il suo sostegno.
Emergono dati drammatici causati dalle polveri sottili (PM 2,5) in un recentissimo studio che invita le autorità pubbliche a realizzare interventi strutturali per una riduzione di emissioni di particolato
30 dicembre 2016 - Associazione PeaceLink
Fare del "pacifismo attivo" si può... anche in agosto!
Il 71° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima è stato ricordato a Roma ieri con una cerimonia bella ma in gran parte dimentica delle guerre odierne in cui l'Italia sta disseminando morte e distruzione. A ricordare ai partecipanti che la pace richiede un impegno attivo costante – qui ed ora – ci hanno pensato invece alcuni attivisti di Rete NoWar-Roma.
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L’affollatissimo e partecipato convegno internazionale per l’uscita dell’Italia e dell’Europa dalla NATO ha visto nascere un coordinamento e un centro di informazione unico tra le varie realtà per proseguire nella lotta. Di seguito il report.
Per oltre 15 anni, singoli cittadini e Comitati locali hanno denunciato instancabilmente l’incompatibilità di tali lavorazioni ed emissioni con la realtà di un territorio alle porte della Capitale
La "Lettera aperta" dei lavoratori dopo l'annuncio dei licenziamenti ha il pregio della concretezza, come l'Appello lanciato da personalità della cultura e lettori che conoscono prestigio e potenzialità di questa casa editrice italiana
Una sintesi delle risposte su temi e difetti del DL 133 (cementificazione, petrolio, geotermia, inceneritori, commissariamenti) arrivate da esponenti autorevoli della Commissione Ambiente
Le prese di posizione contro il decreto-legge 133 aumentano. Il presidio del 15 e 16 ottobre davanti a Montecitorio coinvolgerà cittadini comuni, già invitati a scrivere ai parlamentari
14 ottobre 2014 - Associazione PeaceLink
140 associazioni invitano i cittadini a partecipare
Pezzi d'Italia e del suo mare già malati con il decreto 133 rischiano il disastro. Aumenta il caos, si ignora l'eccellenza italiana e si soffoca l'economia diffusa. 140 realtà impegnate sul territorio chiedono di fermarlo
Indicazioni operative per la buona riuscita del presidio del 15 ottobre a Montecitorio contro il decreto legge n. 133/2014, detto SbloccaItalia dal governo e #Sbloccacemento dagli ambientalisti
15-16 ottobre associazioni e comitati saranno in piazza a Roma contro lo Sblocca Italia.
I tarantini e i brindisini, in particolare, presidieranno mercoledì 15 ottobre.
10 ottobre 2014 - Fulvia Gravame
Peacelink ha aderito a questa importante iniziativa e invita gli altri comitati a partecipare, inviando una mail a nosbloccaitalia@gmail.com
Mercoledì 15 ottobre e giovedì 16 ci sarà un presidio davanti a Montecitorio di comitati e cittadini contro il decreto legge n. 133/2014, chiamato anche #Sbloccaitalia
Il convegno si propone di analizzare i gravi rischi ai quali l'adesione alla NATO espone l'Italia nei prossimi anni e quindi di lanciare una campagna per l'uscita dell'Italia dal patto atlantico, anche a tappe e anche con l'impiego di strumenti legislativi.
Gli amici dell'associazione Agende Rosse che ci scrivono ci ricordano che l'appuntamento del 12 aprile a Roma ci riguarda tutti, che la mafia è un problema spaventoso per noi e tocca a tutti fare qualcosa, accanto ai Magistrati e a chi nelle Istituzioni vuole sconfiggerla davvero
Perché il Presidio del 12 aprile? La Magistratura è l'Istituzione che i cittadini sentono più spesso dalla loro parte, e assumono così il compito di sostenerla a fronte di comportamenti indifferenti e magari ostili. E' così per la vicenda del Sostituto Di Matteo
12 aprile 2014 - Lidia Giannotti
7 aprile, 9 aprile: città di Taranto in prima linea contro il Salva-Ilva
Da decenni imprese senza scrupoli lasciano dietro di loro territori sconvolti, malattia e morte. Ma nessuno immaginava che, con i dati di cui disponiamo, invece di obblighi e garanzie, si approvasse un decreto che autorizza grandi imprese a compiere “provvisoriamente” reati come il disastro ambientale e l’avvelenamento di alimenti. Anche Anonymous lancia per il 7 aprile una giornata di sensibilizzazione e di partecipazione. Il 9 aprile, sit-in a piazza Montecitorio
La "Rete No War" chiede ai candidati di alcune forze politiche quale posizione intendano assumere su precise questioni di politica estera e degli armamenti. Alla piattaforma hanno aderito PeaceLink e il Comitato NoMUOS-Roma.
I tempi sono maturi per un confronto sulla festa della Repubblica e sul ripudio della guerra, sulla nostra idea di paese e di destino comune anche nei momenti più difficili
I tempi sono maturi per un confronto sulla festa della Repubblica e sul ripudio della guerra, sulla nostra idea di paese e di destino comune anche nei momenti più difficili
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
"Vogliamo vivere, ci piace stare al mondo, vorremmo continuare a starci il più a lungo e il meglio possibile, e tutto sommato non abbiamo voglia di fare male ad altre persone come noi. Ecco, questa è l'elementarità della condizione umana".
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
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