Sulle orme di don Tonino, invochiamo Romero perché la Parola di Dio possa essere incarnata nella storia, pronunciata senza sconti, fonte di denunce e di preghiere.
dopo 21 anni si ha notizia di una cablogramma che la sede della CIA a San Salvador inviò al quartier generale a Washington nel maggio del 1985; nel documento declassificato nel 1993 l'agenzia USA apre alla possibilità che fosse stao un argentino a sparato a monsignor Romero il 24 marzo 1980; questa ipotesi obbliga a ripensare sull'assasino del religioso che decine di documenti della CIA legano all'estrema destra
Papa Giovanni Paolo II nego' l'udienza al vescovo Romero che era giunto in Vaticano con un corposo dossier sulle persecuzioni subite dai sacerdoti che avevano aderito alla Teologia della Liberazione in El Salvador
Per la gente latinoamericana è già santo. Martire. Per le denuncie dell’ingiustizia. E degli sfruttamenti. Un ricordo speciale di Mons. Romero, a 25 anni dal suo assassinio.
Assassinato ai piedi dell’altare nel 1980, il ricordo del vescovo salvadoregno rimane ancora vivo tra la sua gente. La sua vita e la sua morte, una sfida per tutta la chiesa.
Suor Laetitia Bordes, in una lettera oggi disponibile su Internet, racconta che nel Maggio 1982 si recò in Honduras con una delegazione ufficiale di inchiesta per investigare sulla scomparsa di 32 salvadoregne, “tutte donne di fede”, che nel 1981 scapparono in Honduras dopo l’omicidio in El Salvador dell’arcivescovo Oscar Romero. Negroponte affermò di non saperne nulla, ma nel 1996, il suo predecessore, Jack Binns, riportò che le donne erano state catturate, torturate e poi gettate ancora vive da un elicottero in volo. Negroponte sapeva ma preferì coprire i suoi amici militari. Questa è solo una piccola parte delle informazioni sul passato diplomatico dell'ambasciatore americano in Iraq.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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