Il 18 settembre 1982 - complici i militari israeliani - fu portato a termine il massacro compiuto dai falangisti. Provocò tremila vittime palestinesi, nel campo per rifugiati in Libano alla periferia di Beirut
16 settembre 2012 - Francesca Borri
Intervista a Kassem Aina, fondatore della prima associazione creata dai rifugiati palestinesi in Libano
Kassem Aina è il fondatore di Beit Aftal Assumoud, la prima associazione creata dai rifugiati palestinesi in Libano, nel 1982, per una sorta di adozione collettiva degli orfani di Sabra e Chatila, dove nel 1982 le milizie maronite uccisero 3500 palestinesi con la complicità dell'esercito israeliano. Oggi l'associazione è attiva in tutti i campi profughi palestinesi in Libano e rappresenta la più ampia rete di assistenza sociale e sanitaria e di sostegno agli studi
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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