Si è ammalato di tumore nei pressi della base atomica Usa. Si chiama Giulio Giudice. A gennaio aveva chiesto le dimissioni del sindaco della Maddalena Rosanna Giudice, di AN e sua nipote. Ora ha scritto a Romano Prodi, presidente della Commissione Europea, perché intervenga. "La base Usa è un sopruso, non fa parte degli accordi Nato", ha affermato.
16 marzo 2004 - Redazione
Nell'isola dei sottomarini nucleari un dato inquietante
Con la radioattività non si scherza: alla Maddalena sono necessari monitoraggi continui e studi seri che facciano chiarezza sulla situazione reale e sui rischi per la salute della gente. E, in ogni caso, la base dei sommergibili Usa di Santo Stefano non solo non va raddoppiata ma ne va avviato il progressivo smantellamento. Scende in campo anche la Cgil della Gallura contro l’incubo nucleare.
Il 22 settembre 1972 entra alla Maddalena, per esservi riparato, il sottomarino Ray, danneggiato da un urto contro il fondale; il 19 giugno 1982, la nave appoggio Orion lascia l'ormeggio di S.Stefano per riparare, poco lontano, un altro sottomarino danneggiato; il 13 novembre 2002, il sottomarino Oklahoma City resta danneggiato in una collisione nel Mediterraneo e viene quindi portato alla Maddalena; il 25 ottobre 2003 si incaglia nelle acque dell'arcipelago maddalenino il sottomarino Hartford.
Antonello Repetto, pacifista sardo, ci aggiorna in continuazione sulla Maddalena. "Le bugie nucleari", le difinisce. La Asl dà all'incidente di Chernobyl tutta la colpa della radioattività presente nell'acqua. Ma il consiglio comunale chiede un monitoraggio dei tumori (vedere note in fondo).
Centoventi cartelle dattiloscritte più un'appendice (con tanto di tabelle per misurare il grado di peste nucleare) firmato in tandem dagli organismi dei ministeri Interno e Difesa che si occupano di morte invisibile. Fin dalla prima frase, da quella che sembra una verità rivelata («Il presente Piano è adottato in sostituzione di precedente Piano classificato»), si capisce che tratta materia delicata e imbarazzante: come si fa a dire alla gente che abita a un passo dall’apocalisse, all’angolo tra vita e inferno? Eccolo, comunque, il piano che solo pochissimi dovevano conoscere.
Il sindaco della Maddalena: "Per me la notizia non esiste". Poi: "Solo graffi". In realtà il sottomarino non può rientrare in Usa per i danni riportati.
Quando il segreto diventa una condizione di normalità, è inevitabile che il sospetto si trasformi in una regola. E - almeno questo non è un segreto - alla Maddalena niente è più normale del segreto. Basti pensare che, dopo ben 31 anni, è ancora impossibile conoscere il contenuto dell’accordo che consentì la nascita della base navale americana a Santo Stefano.
30 ottobre 2003 - La Nuova Sardegna
Rischio nucleare: ora c'è l'opposizione della Regione Sardegna
Nel precedente editoriale auspicavamo che la Regione Sardegna si opponesse alla decisione del ministro della Difesa Martino di ampliare a La Maddalena la base per i sommergibili nucleari. Ebbene: lo ha fatto. Ed, ai sensi dell'articolo 3 della legge 898/1976, ha chiesto l'annullamento del decreto del Ministro. Ora la palla passa al Consiglio dei ministri per il riesame. Ma a giocarla deve essere tutto il movimento ecopacifista e tutti quei parlamentari che hanno senso di responsabilità verso le future generazioni: una Chernobyl in mare devasterebbe per migliaia di anni la Sardegna e con essa il Mediterraneo: il tempo del dimezzamento radioattivo del plutonio è di 24 mila anni. [[Img1162]]
Già il 22 settembre 1977 il sommergibile d'attacco "Ray" del X squadrone della VI
flotta Usa aeva urtato contro il fondale nel sud della Sardegna e aveva dovuto andare a La Maddalena ad effettuare riparazioni
De Gasperi nel 1947 dichiarò - nell'ambito della discussione parlamentare sull'adesione alla Nato - che "nessuno ci ha mai chiesto basi militari, e d'altra parte non è nello spirito dei patti di mutua assistenza come il Patto Atlantico, di chiederne o concederne".
13 ottobre 2003 - Alessandro Marescotti
Una ragione in più per far sentire forte il 12 ottobre la voce del popolo della pace.
Mentre si organizza la marcia per la pace Perugia Assisi c’è chi organizza una "gita" in sommergibile nucleare per i vip del posto. In gioco c'è l'ampliamento della base Usa: da 2 a 8 sommergibili nucleari e da 3000 a 8000 militari Usa.
E' possibile evitare l'OK definitivo? C'è tempo fino al 15 ottobre: non sprechiamolo.
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
Ben 7 miliardi per l'acquisto di venticinque nuovi F-35. Contro questo piano di spreco del denaro pubblico e contro il piano di riarmo europeo a Bari sono scese in piazza tante persone e tante realtà associative.
Alle origini della nascita delle organizzazioni dei medici antinucleari. Dal lavoro di ripercorso storico nelle vicende della Guerra Fredda alla creazione di una mostra multimediale alla Countway Library of Medicine dell'Università di Harvard.
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