La XII edizione della Carovana antimafia organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico
era dedicata al 60°anniversario della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il pacchetto legislativo sulla sicurezza apre scenari preoccupanti per il nostro paese. Quali principi costituzionali viola? Quale sicurezza si pensa di poter garantire alla comunità?
A Roma il 15 marzo alle 15.00 è cominciato il viaggio della Carovana
per la sicurezza sul lavoro contro la precarietà, un'iniziativa che
attraverserà le città d'Italia colpite da incidenti sul lavoro e
malattie professionali.
Ancora troppi gossip nell’informazione ed eccessiva morbosità nella cronaca.
Mentre fuori la paura cresce. Quali responsabilità? Quale sicurezza cerchiamo?
Nello stabilimento tarantino si sono verificati spiacevoli episodi che hanno visto i lavoratori "pagare" per aver richiesto la messa a norma di alcuni comparti. Ci si chiede se questo "modus operandi" sia frutto di decisioni personali di alcuni responsabili o di direttive aziendali
Da quando ho perso mio marito ho aderito all’Associazione 12 giugno, che abbiamo costituito con altri familiari di vittime Ilva e che intendiamo estendere su tutto il territorio nazionale per le vittime sul lavoro. Per noi è uno strumento per reagire collettivamente al dolore e cercare di scongiurare altre morti.
La forza di raccontare Patrizia Perduno la trova nel sorriso: «La mattina del 21 maggio 2004 mio marito è uscito di casa prestissimo per andare al lavoro. Non è più tornato. Lavorava su un ponteggio che è crollato. Dopo tre anni inizia il processo»
Con la trasformazione della guerra e l’insorgere di nuove forme di potere e di conflittualità, si insinua il pericoloso timore dell’incerto e dell’inaspettato e l’idea del nemico cresce a dismisura.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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