Come in un intenso sommario descrittivo, in un diario narrativo, Padre Paolo Dall'Oglio consegna nell'opera “La sete di Ismaele” le personali riflessioni sull'attualità e sull'esperienza direttamente vissuta dalla comunità del monastero di Mar Musa in Siria.
Ma la difesa dei diritti umani non può giustificare la guerra: L'esperienza della Libia dimostra che la guerra ha moltiplicato lo scempio dei diritti umani. Segui gli aggiornamenti sulla pagina Facebook di PeaceLink http://it-it.facebook.com/pages/Peacelink/91048861525
Il "Syrian Observatory for Human Rights" (Sohr) in agosto ha denunciato al mondo via Cnn che nella città di Hama diversi neonati erano morti nelle incubatrici perché “Assad aveva ordinato di togliere la corrente”. Chi non ricorda l’effetto-bomba di un’analoga notizia falsa nel 1991, colpevoli allora i soldati iracheni in Kuwait? Anche nel caso siriano la notizia e la relativa foto si sono poi rivelate una bufala, come diverse altre.
Tocca alla Siria sperimentare ora i tristi eventi conosciuti in altri paesi arabi, con l’utilizzo di metodologie già collaudate altrove, a tal punto che nessuno esita più a parlare di scenario prestabilito
Massacri di civili in Iraq ad opera di milizie sciite, massacri di civili in Afghanistan ad opera della coalizione anti-taleban, attentati suicidi in paesi che non li conoscevano, centinaia di migliaia di palestinesi intrappolati a Gaza, il Libano messo a ferro e fuoco... Missione compiuta, aveva detto Bush tre anni fa. Non sembra. Quella contro la «mullahcrazia» è tutta ancora in corso La nostra guerra It's our war, proclama con fierezza l'ideologo neocon William Kristol.
Con il rapimento dei soldati israeliani, Hezbollah è voluto venire in aiuto dei palestinesi di Gaza. Per solidarietà o per opportunismo, il leader delle milizie sciite mira a diventare il paladino delle masse arabe
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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