Agguato in pieno centro a Montreal. Assassinato don Nicola Nick Rizzuto il fondatore dell'omonima famiglia mafiosa che era pronta ad investire 6 milioni di dollari per finanziare la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
11 novembre 2010 - Antonio Mazzeo
Conflitti d'interesse all'ombra della grande opera
Dopo le gravi esternazioni di Silvio Berlusconi auto-accusatosi di aver pilotato la gara per il Ponte sullo Stretto di Messina, cresce l'indignazione in Parlamento. I senatori dei radicali italiani presentano un'interpellanza urgente, mentre il Pd annuncia un esposto alla magistratura.
Ampi spazi del manufatto saranno destinati a centri commerciali, uffici, alberghi, parcheggi, parchi alberati, cinema, ecc. Ma in pentola bolle molto di più
Prefazione di Umberto Santino (Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”) al libro di Antonio Mazzeo, “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina”, Edizioni Alegre, Roma, aprile 2010
16 aprile 2010 - Giacomo Alessandroni
Giuseppe "Joseph" Zappia è stato condannato dal Tribunale di Roma a tre anni e sei mesi di reclusione e a due anni di libertà vigilata
Un intreccio di mafia, poteri occulti e politica che dimostra - qualora ce ne fosse ancora bisogno - come gli interessi del Ponte vadano molto al di la di Scilla e Cariddi
"La realizzazione richiederà anni ma, una volta completato, il Ponte permetterà di viaggiare tra le basi dell’US Navy di Sigonella e Napoli più velocemente"
11 novembre 2008 - Antonio Mazzeo
Da anni vengono lanciati preoccupati allarmi sui tentativi della criminalità organizzata di mettere le mani sull’affare del Ponte sullo Stretto di Messina
Il grande potere criminogeno della mega-opera è stato confermato da numerose indagini che hanno evidenziato, da una parte, come le cosche locali puntino ad inserirsi nei sub-appalti, nelle opere secondarie e nell’imposizione di pizzo; dall’altra, come la grande mafia internazionale abbia provato a finanziare direttamente l’opera, grazie alle enormi disponibilità economiche in suo possesso
La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
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Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
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