Proprio ora che montavano le proteste a Taranto per i fortissimo odori provenienti probabilmente dalle attività della raffineria, è stato approvato un progetto di legge che prevede la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.R. n.7/99
La conversione in legge del settimo decreto sull'ILVA dimostra che questi provvedimenti d'urgenza hanno solo tamponato una crisi talmente grave da apparire irreversibile. Quale logica e quale morale portano a sostenere una produzione siderurgica che soffre di un eccesso di capacità produttiva pari a 300 milioni di tonnellate/anno nel mondo, e a proseguire in una delle più massicce sperimentazioni che ha per oggetto la popolazione?
La nostra missione, il nostro progetto, il libro che racconta una storia che dal quartiere Tamburi di Taranto arriva fino alla foresta amazzonica brasiliana
19 febbraio 2015 - Beatrice Ruscio
Disastri ambientali, reti di solidarietà fra popoli
I provvedimenti del governo non tutelano più nessuno tranne le grandi banche e le multinazionali e si ostinano a mantenere Taranto in una situazione economica e sanitaria indegna di un paese occidentale, l'unica speranza è, dunque, quella di una risposta dal basso.
L'indebitamento complessivo dell'ILVA accertato dal Tribunale Fallimentare di Milano è di 2.913.282.282 euro. E' ufficiale l'impossibilità dell'ILVA di attenersi all'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Sabato 24 gennaio abbiamo distribuito questo documento alla fine dello spettacolo teatrale "I giorni di Taranto" al teatro Orfeo di Taranto per raccogliere fondi a favore dell'AIL e dell'ANT.
Quante risorse ha il Fondo Sociale Europeo e il POR Puglia 2014 - 2020 e in quali settori potrebbero essere formati gli operai ILVA e per dare maggiori opportunità di lavoro ai tarantini?
19 gennaio 2015 - Fulvia Gravame
The seventh Decree "custom packaged" for ILVA steel factory
I believe that even in China the government doesn't come to guarantee this. A new law is written to give immunity to those who will manage ILVA. The only hope is that the European Commission will refer this Government to the Court of Justice of the European Union.
15 gennaio 2015 - Alessandro Marescotti
Dall’alto viene un esempio di sostanziale indifferenza al valore della legalità che non fa ben sperare per il futuro. Forse è il momento di fare da sé.
Ho scritto questo "intervento" pubblicato nelle pagine di Taranto del Quotidiano di Puglia e Basilicata dopo aver saputo delle sanzioni fatte ad un ragazzo del collettivo Ammazza che piazza
13 gennaio 2015 - Fulvia Gravame
Al centro del Golfo di Taranto alcune società petrolifere vogliono cercare il petrolio, noi preferiremmo lasciare in pace i delfini e i cetacei
Le ricerche di idrocarburi nello Jonio potrebbero avere conseguenze su un mare che tocca la Basilicata, la Calabria e la Puglia e quindi molti comitati delle tre regioni si sono mobilitati e hanno inviato "osservazioni", insieme a alcuni Comuni e alla Provincia di Crotone.
PeaceLink si attende dal 2015 il deferimento del Governo Italiano alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per il mancato rispetto dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'ILVA. A luglio abbiamo saputo che i bambini di Taranto registravano un eccesso di tumori pari al +54% rispetto alla media regionale. Il silenzio di Napolitano ha accompagnato la negligenza e l'accidia della classe politica di governo che non ha saputo inginocchiarsi di fronte a questo martirio.
Intervista ad Ana Sancho, responsabile (dal 1992) Marketing e Comunicazione per l'Associazione Bilbao Metropoli-30 che, insieme ad altre realtà pubbliche e private ha compiuto il miracolo di trasformare una grigia città industriale, soffocata dai fumi degli altiforni, in un modello di efficienza e tecnologia da esportare nel mondo.
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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