Autorizzazioni amministrative, norme tecniche "recepite" in leggi, una serie di normative Salva - Ilva parallele ai provvedimenti dei giudici, leggi sullo sviluppo... C'è il rischio di fare confusione
Il viaggio di due cineaste in luoghi già filmati negli anni '60 da una di loro (Cecilia Mangini, accanto a De Martino durante le sue ricerche sul Sud), scoprendo le città industriali - o post industriali - di Taranto e Brindisi
1 dicembre 2013 - Lidia Giannotti
Annamaria Moschetti, pediatra e membro dell'ISDE Medici per l'ambiente ha scritto al vescovo di Taranto
Il 30 settembre ho ricevuto questi messaggi da un'amica ed è stata dura: l'ennesima volta che scoprivo che una persona conosciuta, vicina per età o perché vive a Taranto, ha una malattia grave.
L'articolo 3 - aggiunge - prevedeva che l'Ilva avrebbe dovuto presentare un piano per il campionamento in continuo entro 60 giorni dall'approvazione della legge e l'Arpa avrebbe dovuto procedere alla validazione del piano stesso.
18 ottobre 2013 - Fulvia Gravame
Quando l'amore per gli animali nobilita noi esseri umani
Come contare i malati di cancro nella propria città?
È possibile farlo in pochi minuti con i sistemi informatici, ma i decisori
politici temono la diffusione di questi dati.
Ha trainato a nuoto a Taranto assieme a Giuseppe D'Andria un'imbarcazione di 26 tonnellate con un centinaio di bambini a bordo per protestare contro l'inquinamento industriale
29 settembre 2013 - Alessandro Marescotti
A Genova non sarebbe mai stato possibile, a Taranto è stato fatto.
Quest'articolo vuole ricordare Alessandro Rebuzzi, scomparso l'anno scorso all'età di 16 anni a causa della fibrosi cistica, aggravata dall'inquinamento a Taranto.
Giancarlo Girardi ha lavorato come tecnico nell'area a caldo dell'ILVA di Taranto e ha scritto queste osservazioni per la procedura di "Informazione alla popolazione" prevista dalla legge.
Dopo le incredibili immagini di tanti tarantini che fanno il bagno davanti ai serbatoi dell'ENI, ci si chiede quanto lavoro ancora servirà per far comprendere a queste persone la gravità della situazione ambientale sul nostro territorio.
Il PEE predisposto per l'ILVA suscita molti dubbi in quanto risulta privo di un'analisi storica delle situazioni di incidenti accadute negli anni passati ed elaborato distinguendo nettamente tra quanto può avvenire all'interno dello stabilimento e le possibili conseguenze esterne.
Inoltre il documento proposto dalla Prefettura non tiene in alcun conto alcune osservazioni già presentate per l'analogo documento dell'ENI.
26 agosto 2013 - Fabio Petrosillo
L'estrazione del minerale di ferro causa distruzione e morte in Amazzonia
Alcuni cittadini di Taranto intervengono in merito al documento di aggiornamento del P.E.E. (Piano di Emergenza Esterno) – area industriale di Taranto – informazione alla popolazione
Proeseguendo in un percorso di ricerca e di condivisione che Peacelink porta avanti da alcuni anni sulla riconversione ecologica delle città realizzate nel mondo, si è svolto il convegno "Tesi su Taranto" Convegno-dibattito organizzato da Peacelink presso il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture.
E' stata l'occasione per individuare spunti utili alla situazione di Taranto a partire dalla riconversione realizzata nel bacino della Ruhr in circa dieci anni
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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