Il vecchio ha già dato la sua immagine peggiore. A sostenere questa città dovranno essere, con le loro idee, altri cittadini: movimenti, giovani, architetti, imprenditori, artisti, ricercatori...
Un lungo corteo ha sostenuto la decisione dei magistrati di spegnere gli impianti Ilva che producono sostanze cancerogene e dannose alla salute. Laddove la Politica ha fallito, la magistratura ha colmato le assenze e le pecche del silenzio.
6 ottobre 2012 - Rosella Balestra
Gli organizzatori: “Siamo preoccupati per i dati della Asl”
Promuovono la fiaccolata: Donne per Taranto, Fondo Antidiossina Taranto Onlus, PeaceLink, Wwf Taranto. La partenza del corteo è prevista per le 19.30 dall’Arsenale di via di Palma, Taranto
4 ottobre 2012 - Daniele Marescotti
Il ministro dell'Ambiente Clini applichi l'articolo 8 del decreto legislativo 59 del 2005
Le associazioni incontreranno alle ore 16 il Ministro in Prefettura a Taranto. Riportiamo il link alle osservazioni tecnico-giuridiche di PeaceLink sull'autorizzazione AIA Ilva
Scontro di ideologie? Lotta di classe a Taranto?
Alcuni interventi di ministri e parlamentari sulla vicenda ILVA mostrano quanto sia pericolosa la lontananza tra chi amministra la cosa pubblica in questi anni e la vita (e il dolore) dei cittadini. Ne abbiamo avuto un esempio durante l'informativa al Senato dei Ministri Passera e Clini
A Taranto, in questi giorni, i lavoratori e i cittadini il cui "livello di vita" ed il "potere d'acquisto" dipendono da uno stabilimento industriale, proclamano che le loro vite valgono più dei loro posti di lavoro.
Duecentodieci chili l'anno. È la quantità di emissioni industriali per ogni abitante di Taranto. I periti della Procura hanno evidenziato quello che la Regione Puglia non ha fatto in tanti anni. La Procura della Repubblica ha svolto azione di supplenza dei decisori politici
"Bisogna che domani essi non sappiano più dove sono, non riconoscano più nulla intorno a sé. E’ per questo che sarà bene che i massacri vadano un poco oltre, che più d’uno. In modo che quelli che sopravvivono abbiano sofferto almeno per un caro che gli sia stato ucciso o disonorato. Dopo di che, se ne farà ciò che si vorrà". Discorso per salvare Taranto dal saccheggio ambientale. Sarà letto oggi come performance teatrale nel sit-in a sostegno della magistratura che indaga sull'Ilva
17 agosto 2012 - Maria Elena Leone
Questo testo sarà letto oggi a Taranto, nella manifestazione in difesa della magistratura che indaga sui dirigenti Ilva per disastro ambientale
Che la vita e la salute degli abitanti di Taranto siano una priorità è l'osservazione più naturale al mondo. Ma le dichiarazioni di alcuni ministri e politici, dopo il sequestro di alcuni impianti Ilva e l'emergere di gravi responsabilità penali dell'azienda, sono sorprendenti: sembrano parlare di una città vuota, occupata e difesa abusivamente dai suoi cittadini
17 agosto 2012 - Lidia Giannotti
L'inadeguatezza della sinistra di governo" a Taranto e in Puglia
Filmato girato davanti agli scarichi dell'Ilva di Taranto da Fabio Matacchiera. Ilva replica: "Intraprese azioni legali a tutela dell'immagine aziendale"
Per abbattere l'inquinamento e tutelare la salute, salvando il lavoro e creando un nuovo modello di sviluppo. Da Pittsburgh a Hamilton, passando per la Ruhr. Chi ha dismesso l'acciao e chi no. I modelli per Taranto
“Molti sapevano e non hanno fatto nulla”. Questa frase si adatta bene alla situazione di Taranto e al suo spaventoso inquinamento. Alle prime interrogazioni i governi neppure rispondevano. Tanti cittadini ora mettono al primo posto la sicurezza ambientale e il diritto alla salute e questo hanno chiesto di fare al presidente dei Verdi candidato Sindaco
Una "strana" norma la scorsa estate che, per il Golfo di Taranto, riduce l'estensione delle aree vietate alle trivellazioni e introduce concetti sconosciuti in questo ambito, come le "linee di costa" (che per delimitare le aree vietate seguono l'andamento delle coste, e non linee dritte) ... E tre mappe ancora più strane
21 aprile 2012 - Guido Picchetti
Lavorare con le bonifiche, avviare subito la messa in sicurezza d'emergenza della falda acquifera
Conferenza nella sala stampa della Camera dei Deputati lunedì 16 aprile alle ore 16 promossa da AIL (Associazione Italiana lotta alle Leucemie) Taranto, Altamarea, Ammalati cronici ed immunitari, Cittadinanzattiva/Tribunale dei diritti del malato Taranto, Comitato vigiliamo per la discarica, Donne per Taranto, Eticambiente, Fondo antidiossina Taranto, Impatto zero, Mondomare, Italia Nostra Taranto, PeaceLink, WWF Taranto, Associazione Culturale Pediatri (ACP) di Puglia e Basilicata
Sappiamo tutti quanto sia stato importante per i cittadini di Taranto l'incidente probatorio sulla maxi-perizia che collega la presenza degli inquinanti più pericolosi in città agli impianti Ilva. Ecco una sintesi della mia intervista al presidente di PeaceLink
13 marzo 2012 - Luciano Manna
Una canzone contro l'omertà di chi lascia avvelenare i cittadini e vende la salute di tutti per fare carriera politica
"Nella mia città c'è chi fa ancora finta di niente, noi tutti figli dell'omertà, di chi non vede non parla non sente". PeaceLink apre la finestra dell'editoriale a questo pezzo musicale dedicato a tutte le città inquinate!
29 febbraio 2012
Intervista ad Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
Dopo la maxiperizia dei periti della Procura che documenta il massiccio inquinamento causato dall'Ilva di Taranto, il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, scrive un'ordinanza
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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