Queste pagine, così come i precedenti capitoli, vengono dedicate alla memoria di Guido Conti, che quasi tutta la sua vita ha dedicato a combattere gli avvelenatori della nostra Regione a quasi un anno dalla sua tragica morte, Roberto Mancini, il cui esempio e la cui memoria sono fari per chi denuncia e lotta le eco camorre e i colletti bianchi che devastano l’ambiente e la salute, e Michele Liguori, la cui famiglia finalmente in queste settimane ha visto riconosciuto che è morto “vittima del dovere”.
Nel novembre 2009, grazie all’associazione Kabawil e all’Abruzzo Social Forum, Hebe de Bonafini a nome delle Madres de Plaza de Mayo incontrò i familiari delle vittime della Casa dello Studente. Le Madres hanno insegnato al mondo che memoria fa rima con giustizia, che non c’è vera memoria senza giustizia. E’ quel che hanno testimoniato nell’Argentina post dittatura. E’ quello che, nell’infinita notte mai giunta all’alba e rimasta ferma alle 3.32 del 6 aprile 2009, che L’Aquila, l’Abruzzo e tutti i territori teatri di “tragedie” impongono.
La recente scoperta di una vera e propria rete ‘ndranghetista, che ha cercato di dominare e opprimere la città di Francavilla e il circondario, è l’ultima (in ordine di tempo) dimostrazione che l’Abruzzo “isola felice” (come già scritto mesi fa) esiste solo nelle menti ipocrite di chi non vuol vedere, di chi vuol cullarsi in una pax borghese e disinteressata alle sorti comuni. La realtà dell’Abruzzo è questa da tantissimi anni.
Le recenti parole di Claudio Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, sembrano calzare perfettamente anche alla nostra Regione: le mafie ci sono ma si preferisce troppo spesso non vedere, non cercare, girare la testa dall’altro. Per cullarsi nell’inganno dell’isola felice
Esistono numerosissime inchieste, processi, sentenze, interrogazioni parlamentari ed addirittura le relazioni di due commissioni parlamentari che documentano presenze mafiose ben prima del 6 Aprile 2009. E il post-terremoto e la ricostruzione non sono riducibili a schermaglie dialettiche tra chi, in realtà, condivide le responsabilità …
Intervista a Lilli Centofanti. Le riflessioni, la testimonianza e la commozione della sorella di Davide, uno dei ragazzi morti nel crollo della Casa dello Studente in seguito al terremoto di L’Aquila nel 2009
11 luglio 2013 - Alessio Di Florio
6 Aprile 2009-6 Aprile 2013. Anniversario del terremoto in Abruzzo
Alle 3.32 del 6 Aprile 2009 una tremenda scossa di terremoto devastò L'Aquila e l'Abruzzo interno. Ricordiamo le 309 vittime, rinnoviamo il dolore. Ma non possiamo dimenticare cosa è accaduto in questi 4 anni. Sarebbe un nuovo assassinio delle vittime di quella notte
Il 5 novembre 2011 un terremoto di magnitudo 5.6 ha scosso l'Oklahoma ed è stato percepito fino in Illinois.
Fino a due anni fa in Oklahoma normalmente venivano registrati circa 50 terremoti all'anno; ma nel 2010 circa 1047 sismi hanno scosso lo stato.
In Ucraina, "SZCH" è un termine militare che indica la diserzione o l'abbandono volontario del servizio. La situazione è diventata così critica che supera di gran lunga la questione dell'invio di armi occidentali.
“No NATO, no guerre” è lo slogan che riunirà attivisti per la pace da tutta l’Italia domenica prossima a Bologna per l’assemblea costitutiva del Coordinamento Nazionale No NATO.
Questa nuova guida si rivolge a chiunque faccia parte, a vario titolo, di PeaceLink o abbia condiviso iniziative significative con questa community fatta non solo da esperti ma anche da persone comuni che desiderano imparare a fare controinformazione
Secondo Cuba, l'embargo decennale ha causato danni per oltre 164 miliardi di dollari. Il sostegno di Messico, Russia e Venezuela ha permesso di alleviare in parte la crisi energetica per Cuba. Mosca ha appena riferito che invierà 80 mila tonnellate di diesel e attrezzature per le riparazioni.
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