Chomsky vuol far riflettere i suoi lettori sul fatto che bin Laden avrebbe potuto essere catturato vivo e portato davanti ad un tribunale internazionale, come ci si aspetterebbe dalle società che rispettano il diritto internazionale e le più semplici norme del diritto
La giustificazione ufficiale è la tutela dei diritti umani e la diffusione della democrazia: ma dall'Iraq a Gaza, non sono che guerre di aggressione, in nome di un progetto imperialistico di egemonia globale. Danilo Zolo e il suo ultimo libro: un'indagine sulle radici e ragioni del terrorismo islamico - "perché l'Occidente può combattere l'in-tegralismo altrui solo cominciando dal proprio"
22 luglio 2010 - Francesca Borri
PeaceLink Abruzzo aderisce alla mobilitazione pacifista
Domenica 6 giugno alle ore 19 fiaccolata a Pescara per denunciare l’azione di pirateria e terrorismo compiuto dallo Stato di Israele e il blocco di Gaza
4 giugno 2010 - Rete cittadina di solidarietà con il popolo palestinese
Il sangue nelle strade di Gaza svela i silenzi della stampa e delle coscienze. Attribuire falsi pregiudizi a persone di altre culture è grave responsabilità. E la colpa è di tutti.
Con la trasformazione della guerra e l’insorgere di nuove forme di potere e di conflittualità, si insinua il pericoloso timore dell’incerto e dell’inaspettato e l’idea del nemico cresce a dismisura.
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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