traffico delle armi
Abbandoniamo i pesanti deficit di parresia su guerra, terrorismo ed economia
Abbandoniamo l’alta filosofia, le raffinate (o interessate?) analisi geopolitiche o sociologiche. Mettiamo in fila, uno dopo l’altro, le banali, lineari verità che questi tempi ci raccontano. Ma che sembra proibito dire, un po’ come il famoso bambino del “vestito nuovo dell’imperatore”.3 gennaio 2019 - Alessio Di Florio
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