I decisori politici vicini alla lobby delle armi stanno sfruttando il conflitto in Ucraina per dirottare verso usi militari i fondi destinati alla sanità, all'istruzione, ai disoccupati e alla transizione ecologica. La sofferenza del popolo ucraino diventa un paravento per lucrare e fare affari.
1 marzo 2022 - Alessandro Marescotti
"Una scelta di campo di fronte alla guerra e al rischio di un coinvolgimento militare europeo"
Rete Italiana Pace e Disarmo invita CGIL CISL UIL, associazioni, reti, movimenti, studenti a partecipare alla organizzazione della mobilitazione nazionale
In queste ore fra i gruppo pacifisti in Italia si sta diffondendo un appello da inviare ai parlamentari prima che sia troppo tardi, prima che votino il pacchetto di aiuti militari all'Ucraina predisposto dal governo. Lo diffondiamo su PeaceLink perché lo condividiamo idealmente.
Redazione PeaceLink
Comunicato stampa della Caritas Diocesana e di Migrantes diocesana di Taranto
Iniziativa di solidarietà della Caritas Diocesana e di Migrantes diocesana di Taranto in collaborazione con la comunità Ucraina e la Parrocchia di San Pasquale.
Il presidente russo è irrimediabilmente dalla parte del torto. Ma si devono condannare le decisioni che gettano benzina sul fuoco e rischiano di far degenerare il conflitto. Senza cedere un millimetro alla propaganda dell'uno e dell'altro fronte, è necessario insistere sulla trattativa.
La stragrande maggioranza di quelli che si pronunciano a favore di questa opzione o che l'appoggiano col proprio silenzio, sono gli stessi che applaudono papa Francesco quando dice no alle armi. Favoriamo piuttosto la crescita del dissenso delle popolazioni russe contro il delirio di Putin.
L’unica via d’uscita è una ragionevole e urgentissima trattativa diplomatica, anche attraverso un (per quanto difficile) auspicabile e rinnovato ruolo dell’ONU, l’immediato cessate il fuoco, il ritiro delle forze armate russe, l’indipendenza e la neutralità dell’Ucraina al di fuori della Nato
28 febbraio 2022 - ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani)
Mercoledì 2 marzo alle ore 21 assemblea online dei comitati per la pace
Dopo la condanna unanime di Putin, occorre decidere "che fare". Per noi pacifisti essere "contro la guerra in Ucraina" significa adesso essere "contro l'escalation militare", con terribili rischi nucleari. Dobbiamo essere contro il coinvolgimento dell'Europa che prevede l'invio di armi.
28 febbraio 2022 - Alessandro Marescotti
Bernie Sanders ha scritto un editoriale sul Guardian
"È importante riconoscere - ha scritto Sanders, già candidato per le presidenziali democratiche - che la Finlandia, uno dei paesi più sviluppati e democratici del mondo, confina con la Russia e ha scelto di non essere membro della Nato".
27 febbraio 2022 - Enrico Peyretti
Il presidio del 26 febbraio di fronte alla Prefettura di Taranto
Tante persone, soprattutto giovani liceali, hanno gridato pacificamente sotto la Prefettura di Taranto, l'edificio che rappresenta più di ogni altro la presenza dello Stato italiano. L'iniziativa del Comitato per la Pace ha espresso una netta condanna dell'invasione di Putin.
Una raccolta di materiali e di concetti per comprendere il conflitto militare. Un archivio in costante aggiornamento per essere aggiornati e informati sui diversi aspetti della complessa vicenda in corso e dei suoi aspetti geopolitici.
Se il mondo va in guerra / voglio solo dirti che ti amo, / che l'amore non basta / in questa terra di fiori e di roghi,/ che dovrebbe esserci / la tua bellezza in ogni angolo
26 febbraio 2022 - Dale Zaccaria
La società civile chiede protezione per i cittadini ucraini
Anche se i cittadini ucraini possono entrare nell’area Schengen senza visto, il loro status all’interno dell’UE non garantisce l’accesso al lavoro, alla sanità e ad altri servizi fondamentali per la loro protezione, durante quello che potrebbe essere un conflitto prolungato.
26 febbraio 2022 - ASGI
Bisogna uscire dalla logica bellica sulla quale si fondano tutte le politiche di potenza
Condannare l'aggressione militare di Putin è necessario, ma non sufficiente. E se a farlo sono quelli che hanno condotto occupazioni militari ventennali in Afghanistan ed Iraq, provocando immani catastrofi umanitarie, non è neanche credibile: questi sono parte del problema, non della soluzione.
25 febbraio 2022 - Pasquale Pugliese
Siamo determinati a non sostenere alcun tipo di guerra
Il Movimento Pacifista Ucraino condanna tutte le azioni militari dalle parti di Russia e Ucraina nel contesto del conflitto attuale. Chiamiamo la leadership degli Stati a fare un passo indietro e sedersi al tavolo dei negoziati. La pace in Ucraina può essere raggiunta solo in modo non violento.
Yurii Sheliazhenko
La mancanza di buona fede costituisce un grande motivo di scandalo di questa crisi militare
La diplomazia russa aveva dichiarato: "Non ci sono prove che verrà effettuato un attacco. Ogni notizia che leggiamo sui media occidentali su questo è una bugia". E' gravissimo tutto questo. E' stata mancanza di buona fede. Anzi, ancor di più: menzogna.
25 febbraio 2022 - Alessandro Marescotti
In queste ore manifestazioni pacifiste in tutta la Russia
Vanno sostenute con la nostra solidarietà tutte le manifestazioni che chiedono di fermare la guerra. Riporteremo in questa pagina tutto quello che si sta muovendo e che si muoverà nei prossimi giorni in Italia e nel mondo. Scriveteci.
25 febbraio 2022 - Alessandro Marescotti
Un messaggio da Beatrice Fihn, Executive Director di ICAN
Oltre a un'invasione illegale, Putin ha minacciato questa mattina di rispondere a qualsiasi interferenza con "conseguenze che non avete mai avuto prima nella vostra storia", il che significa davvero che sta minacciando di usare armi nucleari.
24 febbraio 2022 - Roberto Del Bianco
La condanna di Peacelink delle azioni di guerra messe in atto da Putin in queste ore è totale
Solidarietà con le vittime della guerra e intangibilità del diritto internazionale punti di riferimento fondamentali. Va scongiurata un'escalation che potrebbe portare a un pericolosissimo e imprevedibile confronto nucleare.
L'Italia deve opporsi a qualsiasi allargamento della NATO, in primo luogo all'Ucraina. La Costituzione Italiana ripudia la guerra come strumento per dirimere i conflitti. La vocazione dell'Europa deve essere la cooperazione pacifica e costruttiva con tutti i popoli.
22 febbraio 2022 - Il Comitato Fermiamo la Guerra di Firenze
Ci costituiamo in base all'art. 11 della nostra Carta Costituzionale: "L'Italia ripudia la guerra"
Sabato 26 febbraio saremo in presidio a Taranto esprimendo la nostra preoccupazione per l'escalation militare. Chiediamo all'Italia e all’Europa di adoperarsi diplomaticamente per evitare il conflitto. Diciamo no all'estensione della Nato all'Ucraina e a nuove armi nucleari Usa in Europa.
21 febbraio 2022 - Comitato per la Pace di Taranto
Ci costituiamo in base all'art. 11 della nostra Carta Costituzionale: "L'Italia ripudia la guerra"
Sabato 26 febbraio saremo in presidio a Taranto esprimendo la nostra preoccupazione per l'escalation militare. Chiediamo all'Italia e all’Europa di adoperarsi diplomaticamente per evitare il conflitto. Diciamo no all'estensione della Nato all'Ucraina e a nuove armi nucleari Usa in Europa.
21 febbraio 2022 - Comitato per la Pace di Taranto
In queste ore sale la tensione politica e diplomatica
Il pericolo di un nuovo conflitto mondiale tra interessi economici e geopolitici. Ma cosa realmente muove questa possibile guerra? "Sembra che gli Stati Uniti e la Russia stiano giocando al tiro alla fune, ed è tempo di ritenere entrambi responsabili”, dicono i pacifisti ucraini.
21 febbraio 2022 - Dale Zaccaria
Come pacifisti non possiamo tacere sul dramma che si sta consumando in queste ore
E' il momento di chiedere chiaramente all'Ucraina che l'artiglieria si allontani il più possibile dal Donbass, non deve essere capace di colpire o di essere colpita. E va sancito il cessate il fuoco. Tutto qui, ed è molto semplice.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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