Come pacifisti, ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa deriva militarista. La NATO, nata nel 1949 per difendere i suoi stati membri, si troverebbe a tradire il suo stesso statuto se decidesse di entrare in guerra contro la Russia.
1 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
Oggi chi crede in un mondo di pace deve farsi sentire
Chi come voi ha seguito le mie lezioni, sa che da molto tempo temo che la situazione politica internazionale stia andando verso una direzione pericolosissima, con un rischio elevatissimo di un conflitto che può diventare anche nucleare.
Dopo il discorso di Macron che mette nel conto l'invio di truppe in Ucraina arriva quello della Von der Leyen che invita a prepararsi alla guerra con la Russia. Le parole hanno un potere enorme e la Commissione Europea dovrebbe fare attenzione a non incitare alla guerra con la sua retorica.
29 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
Ma non ne hanno parlato grandi testate giornalistiche come Repubblica o il Corriere della Sera
Accusato di essere filo-russo era detenuto nelle carceri ucraine ed è deceduto il 12 gennaio 2024. Il padre di Gonzalo Lira punta il dito su Zelensky per la morte del figlio e accusa lo stato ucraino per aver lasciato peggiorare il precario stato di salute del figlio
25 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
Sondaggio di YouGov e Datapraxis condotto in 12 Stati europei
Il sondaggio è stato commissionato dall'European Council on Foreign Relations (ECFR), un think tank europeo nato per favorire lo sviluppo di una politica estera efficace e coerente fondata su valori europei.
I parolai della cosiddetta "guerra giusta" e della "vittoria" ora si trovano di fronte ai frutti avvelenati di una retorica controproducente che sta portando l'Ucraina a incassare sconfitta dopo sconfitta, con un costo umano elevatissimo fra i soldati ucraini e diserzioni crescenti.
Dopo due anni di resistenza alla guerra di aggressione russa, le prospettive per il popolo ucraino sono pessime. Udo Knapp fa il punto della situazione
Il governo di centrodestra a trazione Fratelli d'Italia è un governo dell'Italia con la schiena dritta, che va a testa alta, con le scarpe piene di fango e le mani pulite. Porteremo l'Italia sul primo gradino del podio
La Germania vuole fornire carri armati all’Ucraina. Per creare un battaglione corazzato equipaggiato esclusivamente con Panzer tedeschi. Il governo federale spinge la Germania sempre più sul baratro della guerra
"Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
Dal professor Alessandro Pascolini (Università di Padova) questo lungo e dettagliato report sulle caratteristiche e l'effettiva capacità delle armi ipersoniche. Tra realtà e propaganda, mentre cresce la follia della corsa alle enormi spese per nuovi armamenti!
5 febbraio 2024 - Alessandro Pascolini
Mobilitazione militare in Ucraina: donne divise sulla "rotazione" dei soldati al fronte
Ci sono donne che chiedono in ritorno a casa dei loro uomini e donne che non vogliono la partenza dei cinquantenni. Vi è tuttavia una speranza. Che lo spirito femminile sia omnicomprensivo. E che le donne ucraine giungano a parlare di pace con le donne russe.
4 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
La UE ha fatto saltare il sistema dei dazi per favorire l’Ucraina
L’UE ha deciso di finanziare Kiev sia attraverso fondi diretti (i 50 miliardi di euro alla base della nota controversia con l’Ungheria) sia attraverso fondi indiretti - chiamiamoli così - costituiti dagli sgravi derivanti dal non pagamento dei dazi.
A Bruxelles i trattori hanno occupato i centri nevralgici. A Parigi c'è un faccia a faccia fra blindati e trattori. La crisi ha collegamenti profondi con la guerra: importazioni agricole a basso costo dall'Ucraina e stangata energetica conseguente alle sanzioni verso la Russia.
1 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
Le firme contro le armi atomiche del 1950 furono 519 milioni nel mondo, oltre 16 milioni in Italia
I Partigiani della Pace furono la prima organizzazione internazionale a esprimere un'opposizione alla sfida atomica tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Oggi, di nuovo, occorre rifiutare la contrapposizione fra i blocchi e promuovere l'opposizione al riarmo, al nazionalismo e a tutte le guerre.
Prima dell'esercitazione vi è stato l'annuncio choc del Presidente del Comitato militare che ha parlato di una possibile guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni. Parte con questi presupposti la più grande esercitazione Nato dai tempi dell'URSS con 90 mila soldati, 50 navi e 80 aerei.
Secondo il Royal United Services Institute (RUSI), la Russia attualmente spara 10.000 proiettili al giorno, cinque volte più dell'Ucraina. Nell'estate del 2023, l'Ucraina aveva il sopravvento, sparando 7.000 proiettili al giorno, rispetto ai 5.000 della Russia.
Di fronte a questo futuro il movimento pacifista deve diventare permanente, organizzato e forte. Un contropotere alla guerra, all'odio e all'inimicizia fra i popoli. Un presidio della Costituzione Italiana che ripudia la guerra.
22 gennaio 2024 - Alessandro Marescotti
I piani di guerra e le sanzioni non hanno funzionato e noi lo avevamo detto da tempo
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
8 gennaio 2024 - Alessandro Marescotti
"Il lavoro è difficile, ma salvi delle vite, te ne accorgi"
Alcuni giornalisti del progetto Hromadske passano due notti in un punto di stabilizzazione in direzione di Bakhmut per mostrare lo sforzo che i dottori ucraini fanno per salvare le vite dei soldati.
Mosca accusa Kiev di aver usato il lanciamissili multiplo RM-70 Vampire fornito dalla Repubblica Ceca all'Ucraina nell'ambito del pacchetto europeo di aiuti militari. Un lanciamissili che era stato presentato associato alla colomba della pace con il ramoscello d'olivo in un video di un anno fa.
31 dicembre 2023 - Alessandro Marescotti
Uno sguardo analitico alle principali fratture generate da dieci mesi di guerra
Il conflitto militare presenta varie criticità che spaziano dal fronte militare a quello politico, sociale ed economico. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla superiorità numerica delle forze armate russe. Ciò sta spingendo a un reclutamento di soldati che genera proteste nella società.
27 dicembre 2023 - Alessandro Marescotti
L'appello coraggioso per la smobilitazione dei soldati che noi pacifisti dobbiamo sostenere
Si moltiplicano i canali Telegram che organizzano le mogli, le madri e le sorelle dei soldati. Una forza crescente sta mettendo in difficoltà chi vorrebbe la guerra a oltranza. E' in discussione infatti una legge che obbligherebbe gli uomini a stare in trincea per 36 mesi. E le donne protestano.
26 dicembre 2023 - Redazione PeaceLink
Il nostro auspicio per questo Natale è che la lezione della Tregua del 1914 si ripeta
Nel Natale del 1914, nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, i soldati, stanchi della guerra, vollero condividere momenti di fraternità. Insieme, possiamo costruire un futuro in cui la Tregua di Natale non sia solo un ricordo del passato, ma un faro di speranza per generazioni a venire.
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
La NATO ha compiuto una virata significativa con l'annuncio dell'installazione di nuovi missili a lunga gittata in Germania a partire dal 2026. Occorre una mobilitazione popolare e prima di tutto una comprensione della svolta che stiamo intraprendendo con queste scelte militari.
Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.
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