Intorno al Natale del 1914, aveva detto Milley, "c’era una guerra che non si poteva vincere sul piano militare". Eppure i leader europei avevano deciso che l’unica scelta fosse spingere per una vittoria totale. Un milione di morti diventarono 20 milioni alla fine della guerra.
Non sono i confini a dividere i popoli ma l'arroganza delle classi dirigenti. C'è chi si rifiuta di combattere. Yuliy Dubovyk, voce della sinistra ucraina, dice: "Io e molti altri ucraini siamo contrari all'adesione dell'Ucraina alla NATO e all'escalation con le repubbliche separatiste e Mosca".
Mientras por un lado, el gobierno ucraniano mostraba una aparente sensibilidad hacia el tema y prometía a Human Rights Watch investigar el posible uso de bombas de racimo por parte de sus propias tropas, por otro lado, solicitaba a Biden poder tenerlas en gran cantidad.
Alors que d'un côté, le gouvernement ukrainien faisait preuve d'une sensibilité apparente à la question et promettait à Human Rights Watch d'enquêter sur l'éventuelle utilisation de bombes à sous-munitions par ses propres troupes, d'un autre côté, il demandait à Biden d'en avoir en grande quantité.
While on one hand, the Ukrainian government showed apparent sensitivity to the issue and promised Human Rights Watch to investigate the possible use of cluster bombs by its own troops, on the other hand, it requested from Biden to have them in large quantities.
Mentre da un lato il governo ucraino mostrava apparente sensibilità alla questione e prometteva a Human Rights Watch di indagare sull'uso eventuale delle bombe a grappolo da parte delle proprie truppe, dall'altro invece richiedeva a Biden di poterne avere in gran quantità.
9 luglio 2023 - Alessandro Marescotti
Disponibili continui aggiornamenti su PeaceLink e su Sociale.network
Dagli Usa bombe a grappolo all'Ucraina, il no dell'Onu e la Nato si divide: Italia, Gb e Spagna contrarie. Quella che era stata presentata come una guerra di difesa della popolazione ucraina si sta trasformando in una guerra con armi indiscriminate vietate dalle convenzioni internazionali.
9 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
L'ONU esprime preoccupazione anche per "torture, maltrattamenti e violenze sessuali"
Il rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) elenca dettagliatamente varie violazioni. Il rapporto ricorda ad esempio che "gli arresti non eseguiti in conformità con il diritto nazionale costituiscono una privazione arbitraria e illegale della libertà".
Documento firmato da numerosi giuristi e diplomatici riunitisi a Roma il 30 giugno. Questo documento si propone di tradurre in iniziativa politica il diffuso e crescente desiderio di pace che attraversa l’Italia e l’Europa.
7 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
I russi hanno un vantaggio nell’artiglieria compreso tra le cinque e le dieci volte
Le forze ucraine hanno sicuramente subito perdite molto maggiori rispetto ai loro avversari russi, per un motivo: la Russia ha molta più artiglieria dell’Ucraina. Nella guerra di logoramento, l’artiglieria è l’arma più importante sul campo di battaglia.
“È incredibile quanto poco di ciò che sta accadendo venga raccontato. Ho seguito quattro guerre e non ho mai visto un tale divario tra la drammaticità del conflitto e l’esiguità della sua documentazione da parte della stampa dall’altro”, ha dichiarato Luke Mogelson, collaboratore del New Yorker.
Kuleba risponde stizzito chiudendo la strada a questa idea, definendola frutto della propaganda filorussa. Per Kuleba il popolo ucraino è uno e uno solo e non ha senso parlare di una componente russofila nei territori contesi.
2 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
Intervista a Yuri Sheliazhenko, segretario del Movimento Pacifista Ucraino
E' il punto di riferimento a Kiev del movimento pacifista internazionale. Collabora con l’Ufficio Europeo per l’obiezione di coscienza e la War Resisters International. Dice: "Sono minacciato, rischio la vita, viene fatto pubblicamente il mio nome come nemico perché parlo contro i guerrafondai".
Un lungo elenco di associazioni ucraine ha criticato i pacifisti che organizzano marce, chiedono il cessate il fuoco e si oppongono all’invio di armi. Yurii Sheliazhenko, segretario del movimento pacifista ucraino, prende le distanze da questo appello e parla di "astroturfing"
29 giugno 2023 - Alessandro Marescotti
Risposta all'appello della "società civile ucraina" che protesta contro noi pacifisti
Il fanatismo può far breccia anche fra i sostenitori delle cause giuste. Per la fine della guerra in Ucraina occorre sostenete l'unica cosa sensata: un referendum che faccia decidere alle popolazioni il loro futuro. Usando la matita, non la canna del fucile.
Da quando è iniziato il conflitto russo-ucraino nella base aerea di Ramstein si riunisce la NATO per programmare le azioni di sostegno all'Ucraina. Guardando alla Storia e ai precedenti della NATO, i manifestanti temono che da qui gli USA lanceranno operazioni militari in tutto il mondo.
Nota informativa sulle possibili azioni. Tutti i gesti, dichiarati e resi pubblici, di opposizione e non collaborazione alla macchina della difesa armata, con versamenti alternativi di pace, radicati in profondi convincimenti di coscienza, vanno comunicati al centro coordinatore della campagna.
26 giugno 2023
Vertice internazionale di Vienna per la pace in Ucraina
Non si può negare che parlare sia meglio che uccidere. La negazione della pace è stupida e vergognosa. Il mio messaggio a tutti i negazionisti della pace: per favore usate la vostra conoscenza per affermare la pace. Dobbiamo abbandonare la grande menzogna che i pacifisti lavorano per il nemico.
Nell’obiettivo di ottenere una descalation, facilitando intanto una ripresa dei colloqui fra i due paesi, i capi di Stato di Sudafrica, Zambia, Senegal, Comore, Uganda, Congo ed Egitto hanno incontrato ieri il presidente ucraino a Kiev e oggi incontrano il presidente russo
17 giugno 2023 - Marinella Correggia
In questo momento il movimento pacifista ha il compito di sostenere le nazioni neutrali
Questa lettera verrà recapitata alle ambasciate di tutte le nazioni non allineate, ai paesi del Sud globale e ai paesi neutrali. E' un incoraggiamento a mettere in atto tutti gli sforzi negoziali per fermare io flagello della guerra.
Confiamos en vosotros para lograr la paz en Ucrania, ya que no podemos contar con nuestros propios gobernantes. Por lo tanto, miramos sobre todo a los países y gobiernos del Sur global;así como a los poquísimos países occidentales que permanecen neutrales.
16 giugno 2023 - PeaceLink
E' stato economista, attivista e analista militare statunitense
Divulgando i Pentagon Papers fece scoprire le bugie della Casa Bianca sul Vietnam. Si era espresso anche contro l'intervento militare in Iraq e più di recente contro l'invio di armi all'Ucraina. Aveva 92 anni.
16 giugno 2023 - Redazione PeaceLink
Parte la missione di presidenti africani a Kiev e Mosca
La notizia viene dalla Brazzaville Foundation. Questa organizzazione, che ha favorito importanti incontri diplomatici preparatori e accompagna i capi di Stato nella missione negoziale, promuove e sostiene iniziative africane per la pace e lo sviluppo sostenibile
La controffensiva di Kiev è cominciata. Ed è andata male per gli ucraini. I sopravvissuti raccontano di essere stati usati come carne da cannone. Era stato raccontato loro che non avrebbero incontrato resistenze e invece sono stati bersagliati. Uno su tre non ce l'ha fatta a ritornare indietro.
9 giugno 2023 - Alessandro Marescotti
Il parlamento Ue ha approvato il sostegno della produzione di munizioni anche con i fondi del Pnrr
Alex Zanotelli: "C’è una narrativa in questo paese in cui incredibilmente la parola pace è scomparsa. La guerra in Ucraina ha riarmato l’Europa, quello che avviene fa paura". E poi: "Una Germania che si arma è pericolosa per l’Europa".
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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