Il presidente degli USA Obama ha autorizzato la costruzione di una base per gli aerei senza pilota in Niger. Gli USA aumentano così la loro forza in Africa occidentale.
28 febbraio 2013 - Eric Schmitt, Washington; Scott Sayare, Parigi
La decisione del Presidente Obama di ritirare gradualmente le truppe dall'Afghanistan ha rilanciato il dibattito sugli aiuti economici al Paese asiatico.
diviene il simbolo di una forza comune capace di attuare una determinata strategia, quella che consente agli Stati Uniti di svolgere un ruolo cardine e al tempo stesso coinvolgere gli alleati.
9 febbraio 2013 - Rossana De Simone
Vi è una crescente accumulazione di oggetti artificiali che circolano in orbite geocentriche non controllate
Il governo del Niger ha autorizzato il dispiegamento dei droni del Dipartimento della difesa e della Cia per le operazioni di sorveglianza ed intelligence contro le diverse milizie filo-al Qaeda attive nella regione nordoccidentale del continente.
2 febbraio 2013 - Fulvia Gravame
I rapporti tra Stati Uniti e Russia diventano sempre più tesi, a causa di una politica americana aggressiva e arrogante che non prevede concessioni
Potente atto d’accusa al sistema di giustizia americano, il caso Swarz esemplifica la malata ipocrisia nella persecuzione di attivisti informatici mentre società e banche corrotte la fanno franca
Pertanto sono rari i commenti che mettono in discussione la decisione francese; al contrario, è piuttosto ben accolta dagli attori internazionali desiderosi di mostrare il loro sostegno al governo francese.
non può essere ignorata la possibilità, per quanto remota, di un coinvolgimento del paese e del sistema di alleanze del quale siamo parte in un confronto militare su vasta scala
8 gennaio 2013 - Rossana De Simone
Così oltre alle bombe intelligenti avremo le città intelligenti
non si capisce perché gli Stati Uniti rifiutano costantemente l’offerta della Cina di un trattato multilaterale, finalizzato a prevenire la militarizzazione dello spazio
Un modo in cui il presidente Obama potrebbe aiutare a ridurre il deficit è apportando tagli ai fondi destinati, nei prossimi 10 anni, a creare, mantenere e rendere operativo il programma di armamento nucleare U.S.A.
Ciò porterebbe ad un risparmio di 100 milioni di dollari nell’arco di quel periodo. Il problema del deficit si risolverebbe? No, ma sarebbe un aiuto. Questi risparmi si accumulano.
Il risentimento e l'odio serbato dal Medio Oriente nei confronti degli USA hanno radici antiche. Secondo Paul Atwood, che ne analizza i motivi, "Washington si trova nel bel mezzo di un turbine che ha provocato lei stessa".
il comandante di Site Pluto ha dichiarato che “ci sono dei segreti che non si devono svelare neppure quando la Storia li ha superati”. In realtà la presenza di munizioni nucleari è indicata nel testo Bombs in the Backyard
Il 5 novembre 2011 un terremoto di magnitudo 5.6 ha scosso l'Oklahoma ed è stato percepito fino in Illinois.
Fino a due anni fa in Oklahoma normalmente venivano registrati circa 50 terremoti all'anno; ma nel 2010 circa 1047 sismi hanno scosso lo stato.
Ad oggi il Pentagono non è in grado di dare una data alla sua capacità operativa semplicemente perché i problemi sono troppo numerosi, troppo seri e troppo imprevedibili
Ad oggi il Pentagono non è in grado di dare una data alla sua capacità operativa semplicemente perché i problemi sono troppo numerosi, troppo seri e troppo imprevedibili
25 marzo 2012 - Rossana De Simone
Che il governo debba finanziare i programmi solo per mantenere le aziende nel mondo degli affari non è realistico
I prodotti militari, al contrario, escono dal mercato immediatamente dopo essere prodotti, e non aumentano affatto la ricchezza reale del paese. Aumentano solo il debito.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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