Una vita all’insegna del valore non negoziabile della libertà. Una donna che ha assunto su di sé la prospettiva degli oppressi: Linda Bimbi.
Noi la ricordiamo così.
Siamo tutti bisognosi di ascolto e di comprensione.
E, per ciascuno, arriva il momento in cui la mano è tesa.
Per sollevarci. Per irrorarci di misericordia.
La seguente dichiarazione è stata rilasciata dai partecipanti all’incontro su Nonviolenza e Pace giusta tenutosi a Roma, nei giorni 11-13 aprile 2016. L'incontro è stato convocato congiuntamente da Pax Christi International, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, UISG/USG e molte altre organizzazioni cattoliche internazionali.
Arturo Paoli. Anzi, fratel Arturo, il Giusto fra le nazioni. E la sua tenerezza, la sua vita al servizio degli altri e del Vangelo, nel tumultuoso Novecento.
Il vescovo di Pavia, Giovanni Giudici, giunto al compimento dei 75 anni scrive alla comunità cristiana. È stato ausiliare a Milano per 13 anni. Molti i temi toccati con garbata sincerità. Una riflessione ad alta voce a proposito di ciò che gli appare urgente nella Chiesa italiana.
Il Vangelo non fa sconti. La giustizia economica e l’abbattimento delle differenze sociali e di status
è dovere essenziale di ogni cristiano.
Così come pagare la giusta ricompensa a chi lavora ed essere dalla parte degli ultimi.
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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