Violenze maschili contro le donne, patriarcato, femminicidi anche in vita: la testimonianza di Ilaria Di Roberto – scrittrice, artista, attivista femminista radicale, vittima di violenza e cyber bullismo – dopo le parole di Barbara Palombelli.
19 settembre 2021 - Alessio Di Florio
Ilaria Di Roberto: «non siamo un sesso debole, siamo sopravvissute».
La denuncia pubblica di quanto subisce da anni e dell’ultima molestia subita l’11 giugno e un drammatico appello, «ho bisogno di essere creduta e di aiuto».
Nel 2020, a causa del lockdown, i casi sono aumentati in contesti familiari. Proponiamo un monologo scritto da Paola Cortellesi perché venga fatto vedere nelle scuole.
Hai cercato di portare pace e difendere un tuo amico nella rissa selvaggia a Colleferro. E ti hanno ucciso per questo. Ti ringraziamo Willy per averci ricordato che davanti ad un'ingiustizia non dobbiamo mai voltare le spalle.
12 settembre 2020 - Laura Tussi
Il Paese delle Donne presenta un'intervista di Laura Tussi
Ci preoccupano solo i numeri di coloro che sbarcano in Italia.
Ma cosa accade oltremare?
I migranti sono volti, persone, con storie laceranti che lasciano intravedere le gravi violazioni di diritti umani. In Libia, per esempio.
La recente legge sulla legittima difesa alimenta le paure, l’insicurezza e accresce un clima di violenza. Dove ci porterà tutto questo difenderci ad ogni costo?
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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