Lettera agli amici di Genova
Carissimi,
pace e bene a voi tutti riuniti insieme a Genova, come cittadini attivi e non violenti per chiedere giustizia per i tragici eventi di Genova 2001.
Ci tenevo moltissimo a essere a Genova con voi , ma mi è impossibile. Questo mi dispiace, ancora di più perchè non avevo partecipato alla marcia 2001, per restare con i baraccati di Korogocho (Nairobi), dove allora vivevo. Visto quello che poi è successo, mi è spiaciuto non essere stato in prima fila a ricevere le botte che molti di voi hanno ricevuto. Porto però nel mio corpo quella "Genova" quotidiana della negazione dei diritti umani più elementari che i poveri subiscono ogni giorno.
Ora, da Napoli, soffro con voi per la negazione della verità sui tragici eventi di Genova. Saremmo ancora una volta costretti a non sapere la verità,come è avvenuto per le stragi di Piazza Fontana e di Bologna? Posso capire che il governo Berlusconi (diretto responsabile di quei tragici eventi di Genova) abbia fatto di tutto per coprire la verità di un evento che ha inferto una profonda ferita alla nostra democrazia.
Non posso capire un governo di centro sinistra, come quello di Prodi, eletto sulla base di un programma politico dell'unione che esigeva "l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta" su Genova che ha tradito le aspettative di tanti cittadini che lo hanno votato anche su quel preciso programma.Come è possibile che tale proposta sia stata bocciata il 31 ottobre scorso presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera ? Questo è un atto vergognoso e pilatesco che pone gravi ipoteche sulla nostra stessa democrazia. Non è possibile far passare nell'oblio della storia quello che Amnesty International ha definito "la più grave violazione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale". E' più grave ancora far ricadere la responsabilità dei fatti di Genova su 25 capri espiatori, che rischiano di passare quasi 225 anni di galera oltre alle spese per i danni, mentre i veri responsabili sono stati promossi ad alte cariche dello Stato.Questa non è DEMOCRAZIA! Per questo sono grato a Don Gallo che ha lanciato l'idea di invitare tutti,di nuovo, a Genova per dire NO alla deriva della nostra democrazia ! E chiediamo ,invece, con forza al governo Prodi di avere il coraggio per proclamare la giornata di Genova 2001 un evento storico in difesa della nostra democrazia. E chiedo a tutti quelli che hanno marciato nel luglio 2001 a Genova di rimettersi insieme, di fare rete , di costituire cittadinanza attiva non violenta , organizzata su tutto il territorio nazionale. Solo così ce la faremo a legare con i nostri piccoli fili, uniti insieme ,il GIGANTE,
l'impero del denaro. In un momento così difficile a livello nazionale e planetario, diamoci da fare insieme perchè vinca la vita.
Alex Zanotelli
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