"Con Gesù hanno usato la croce, ora, con i poveri usano le bombe"
"Un corteo pacifico e vinciamo"
"Sparirebbe la macchia che il governo ha buttato sul movimento"
"L'obiettivo è fare pressione sull'Europa"
FIRENZE - "I romani usavano le croci gli americani usano le bombe per crocifiggere i poveri di oggi". Non è una frase da poco detta da un padre comboniano con 12 anni di Africa alle spalle, l'Africa dura, quella delle baraccopoli di Nairobi, uno che i "nuovi crocifissi" li conosce bene e da vicino. Ma padre Alex Zanotelli non è un uomo che pecchi di chiarezza per questo dopo il trionfo in un'assemblea affollatissima che lo ha ascoltato sillaba per sillaba gli abbiamo chiesto un parere sul Social forum.
Padre, partiamo da quel libro che porta con sé: I have a dream" di Luther King. Qual è il suo sogno rispetto a questi giorni?
"Sono rimasto stupito di quanta gente abbia partecipato a questi giorni di dibattiti il sogno è che anche oggi, in corteo, possa essere un momento vissuto in pace in modo non violento. Così la macchia che il governo ha buttato sul movimento sparirebbe e agli italiani medi non potranno più raccontare che il movimento sono solo degli sfasciavetrine. Dobbiamo uscire da quella macchia e se usciremo bene dal corteo si volta pagina".
E nella nuova pagina cosa ci deve essere scritto?
"Dobbiamo Mettere insieme i forum europei, trovare il modo di fare pressione sull'Unione europea, sul Parlamento di Strasburgo. Chiederò incontri alle autorità europee per capire come si può intervenire. Questo movimento deve pesare sull'Europa è la fortezza Europa che va aperta. Per questo ho fatto appello a Veltroni per convocare una conferenza dei sindaci del nord Africa e del medio oriente per dire ci sono mani tese in Europa".
Le leggi però chiudono quelle porte
"La Bossi Fini è di una gravità estrema, ma anche in Spagna ci sono leggi che chiudono. Non capiscono che non si può tenere fuori questa gente che scappa da un'Africa distrutta, è chiaro che scappa. E noi diventiamo una fortezza mentre l'Africa da a noi i suoi diamanti, i suoi prodotti".
Ma può essere un movimento di "ricchi" a battersi per i poveri del mondo?
"King si domandava se laborghesia bianca americana poteva fare qualcosa per i neri. Io penso che i poveri del mondo hanno bisogno dei giovani del nord del mondo. Dobbiamo creare reti, la speranza è la società civile, quella società civile che si impegna, che si sente soggetto politico. Per questo dico ai partiti state lontani, ascoltate i movimenti ma state lontani. E' la società civile che deve far nascere la progettualità politica con la P maiuscola. Dobbiamo fare politica con un processo democratico, trasparente e non violento".
Possono essere questi ragazzi riuniti a Firenze a fare questo?
"Ho visto ragazzi splendidi, avrei voluto avere le loro capacità, le loro tecnologie la loro capacità critica a 20 anni. Però devono imparare a fare a meno della Tv e di certa stampa, tipo gli articoli della Fallaci, devono trovare formule di aggregazione tutte da inventare".
Intanto si sono messi in testa di fermare la guerra[85]
"La guerra è già nei fatti. Il sistema è violento. Le armi servono per nutrire il sistema economico. Faranno la guerra all'Iraq, faranno altre guerre ma non perché lo vuole Bush. C'è un governo ombra nel modno quello che Haisenower chiamava il complesso industrial-militare. Questa è la logica e quindi anche la guerra è logica. Ma dal basso arriverà la risposta anche se bisognerà fare in fretta perché i tempi, soprattutto per il problema ecologico, sono corti".
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