Alex Zanotelli

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Discorso di Alex Zanotelli - Fidenza, 18 marzo 1996 #4/12

La discarica è una collina davanti a Korogocho

18 marzo 1996
Alex Zanotelli
Fonte: Cedoc - centro di documentazione per la pace
Via A.Costa, 2 - Fidenza (PR) - tel. 0524/528955

Quello che cerchiamo di fare là dentro è, essenzialmente, essere quello che è stato Gesù. Gesù ha preso carne nella Galilea, la zona più depressa della Palestina. E’ stato volto luminoso dell’Abbà, come lui chiamava Dio, del Papi. Volto luminoso del Papi a chi? A tutte le vittime del Sistema: i lebbrosi, le prostitute, i poveri, gli affamati, i diseredati, le vedove.

E’ stato speranza, volto luminoso, tenerezza, carezza, e ha fatto sorgere un movimento dei poveri dentro la Galilea. E’ quello che tentiamo di fare anche noi dentro questa drammatica realtà di Korogocho: essere segno di speranza, di tenerezza, ... A volte è la gente stessa che ci dice, durante la preghiera: "Signore, ti ringraziamo perché Antonio, Gianni potrebbero essere sull’erba fresca a Ngong Road, a recitare le loro preghiere. Invece sono qui, nella merda, nella puzza. Sono qui con noi ed è segno che Tu non ti sei dimenticato di noi". Ecco il significato: proprio come ha fatto Gesù, anche noi abbiamo guardato ai più emarginati dentro Korogocho. Ce ne sono molti...

Li abbiamo identificati, per esempio, nella gente della discarica, gente disprezzata da tutti. La discarica è una collina davanti a Korogocho sulla quale arrivano centinaia di camion ogni giorno: scaricano i rifiuti della nettezza urbana (sono i rifiuti dei ricchi, non c’è nettezza urbana per i poveri a Nairobi). Scaricano, e su questi scarichi (mamma, che impressione!) piombano addosso come avvoltoi 30 o 40 uomini per prendersi un pezzettino di rifiuti: si tratta di vita o di morte. Tutto è raccolto, ma tutto! Tappi di bottiglie, dentifrici usati, pezzi di bottiglia, ... Migliaia di persone vivono sul riciclato. Sono disprezzati da tutti. Sono i poveri che disprezzano ed emarginano altri poveri. Smettetela di pensare che i poveri sono i buoni e i ricchi sono i cattivi. E’ teoria marxista, non è vero! I poveri ed i ricchi sono uguali, sono peccatori tutti! E’ molto importante tenerla questa distinzione, per capire che Dio è il Dio dei poveri. Non perché i poveri sono buoni, ma perché Dio è Dio. Dio non è il Dio del Sistema, è il Dio degli schiavi, degli esclusi, delle vittime del Sistema; è il loro Dio perché Lui è Dio. E’ molto importante questo, è il cuore dell’esperienza biblica.

Emarginati come la gente della discarica sono i ragazzi di strada: disprezzati, presi in giro, lerci, ce ne saranno almeno 30.000 a Nairobi (vi do le statistiche minime). A Korogocho sono migliaia. E se avete la sfortuna di nascere donna a Korogocho, quello che vi rimane è la via della prostituzione, non c’è altra strada; e, con la prostituzione, l’emarginazione, il disprezzo, la violenza sessuale... Vi ricordate Joan? I giovani, molto spesso, entrano nel giro della droga, dell’alcoolismo, per vivere si mettono insieme e diventano le cosiddette bande armate; sono emarginati, temuti, sospettati da tutte le parti. Infine, i malati di AIDS. I più gravi sono quelli che in baraccopoli pagano lo scotto di tutto. Sono soprattutto donne, in buona parte donne con bimbi. Una tragedia, con tutta l’emarginazione che ci sta dietro.

A questa gente noi abbiamo dato la priorità. Già Korogocho è emarginazione, ma dentro l’emarginazione c’è gente più emarginata. Lavoriamo con tutti, ma diamo la priorità ai più poveri, ai più emarginati, dentro la poveraglia che è Korogocho. Ecco allora nascere quelle che sono le Comunità. Le potete chiamare -comunità terapeutiche-, dove diamo la priorità alla Parola. La Parola ha una forza immensa di mettere persone in piedi, di dar loro dignità, di guarirle dentro; insieme con la Comunità, che è la vera terapia per rimettere persone in piedi.

E’ nata la prima Comunità Cristiana della discarica. E’ stato durissimo tentare di mettere insieme questa gente: non si fidano di nessuno perché nella loro vita sono stati traditi da tutti, ed è vero. Ce n’è voluto! Oggi è nata un’amicizia bellissima con loro... Mamma, che roba!

Con questa Comunità, ogni lunedì mattina, da quasi quattro anni, mi incontro a leggere il Vangelo, a sentire i loro problemi. Si sono costituiti adesso in piccola cooperativa e, con l’aiuto di Gino Filippini che ha fatto un bellissimo lavoro, hanno spiazzato tutti i mediatori, tutti! E’ la Comunità adesso che compra tutto il riciclato che prima veniva venduto ai mediatori, i quali poi strozzavano i poveri. La novità: il guadagno della Comunità non va ad arricchire pochi; tutto il guadagno viene distribuito (ecco l’economia di uguaglianza) fra i ragazzi di strada, o alle donne che vengono a vendere il loro riciclato, che prima venivano strozzate mentre adesso si tende a dare loro un prezzo maggiorato. La gente stessa della Comunità può lavorare fuori della discarica, sempre sui rifiuti ma fuori, impacchettando la carta, caricando pezzi di vetro sui camion, ...

E’ nata tutta un’economia, ma un’economia che vede anche l’aspetto sociale. Per esempio, si sono finalmente convinti di mandare una delle donne della discarica a fare un corso di infermieristica. Quando l’ha finito l’hanno assunta e la pagano con il guadagno per fare l’infermiera: c’è un piccolo dispensario per quando vengono feriti. Voi non avete un’idea della discarica. Provate soltanto a pensare che gli ospedali di Nairobi, invece di bruciare i rifiuti come dovrebbero, mandano camion pieni che vuotano tutto: siringhe, sangue, ... tutto! Provate a immaginare: gente che gratta rovistando, le ferite, i problemi... Ecco un primo segno di speranza.

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